Massimiliano Piersanti
Parlando di floorball, quale sono secondo voi i muscoli più sollecitati? In che modo vanno allenati, scaldati, preparati, ci sono molte domande alle quali, improvvisare delle risposte applicate, farebbe soltanto danno.
Ecco perché esiste la figura del preparatore atletico, un professionista che sa cosa fare dei muscoli del corpo.
Abbiamo raggiunto il Dott. Massimiliano Piersanti, preparatore atletico del Floorball Ciampino, che da circa due anni ha cominciato a curare i muscoli della squadra laziale.
1) Ciao Massimo e grazie per essere intervenuto a Floorballmania. Intanto ti chiediamo come stai in questo periodo strano e difficile del mondo intero.
Certamente è un periodo particolare, dove a seguito della pandemia, alcuni, se non tutti gli aspetti della vita sociale oltre che economica sono stati stravolti, come mai prima, dove oltre ai rischi e timori per la salute, si è aggiunto il disagio del lavoro, la riorganizzazione familiare e quello legato sui progetti di vita delle persone.
In questo momento, anche se purtroppo indirettamente, siamo chiamati a un grossissimo impegno, non facile, di responsabilità, che coinvolge il nostro futuro e la vita delle persone a noi vicine.
Dulcis in fundo, anche lo Sport, ulteriore aspetto coinvolto cedendo il passo alla pandemia, ha costretto molte società di diverse discipline, a riorganizzarsi o addirittura sospendere le attività, pagandone le spese con il “malus sportivo” da mesi di duro lavoro e fatica sia fisica che mentale.
2) Curi la parte muscolare del floorball Ciampino da circa due anni, come stavano i ragazzi prima e come
stanno ora? Quale problema avevi riscontrato in loro essendo comunque allenati?
Se dovessi soffermarmi solo all’aspetto “muscolare” in quanto fisico, potrei dire che ad oggi i ragazzi, hanno incrementato in maniera consistente, tonicità e dinamicità, unita soprattutto alla parte di sacrificio sportivo e dalla caratterizzazione di legame con il gruppo con cui ci si trova a far parte.
3) portiere a parte, quando fai la preparazione di una squadra di floorball, a cosa fai attenzione? È giusto dire che ognuno deve avere una sua preparazione?
Oppure la preparazione è unica per tutti?
Su questo argomento, consentimi di dare una risposta piuttosto generalizzata sulle attenzioni di preparazione, in quanto al momento del mio primo ingresso come “preparatore atletico”, oltre la condizione atletica dei nuovi ragazzi a quella degli affermati professionisti, ho iniziato ad affrontare altre realtà che spaziano dalla differenza di età al sesso di appartenenza degli atleti, nonché dalla diversità del fattore mentale con il quale i ragazzi approcciano di volta in volta sia le sessioni degli allenamenti che le partite di tornei o campionato.
Proprio a causa delle molteplici differenziazioni, che la preparazione atletica, necessita di una programmazione dell’allenamento specifico all’attività praticata, atta a gestire, sviluppare e potenziare le qualità fisiche e psicologiche di ogni singolo individuo, come parte collante dell’allenamento tecnico.
4) L'attaccante generalmente nel floorball fa molto pressing, il difensore è molto esplosivo e più fisico, cosa alleni di più in un attaccante e cosa in un difensore?
Vero che ognuno deve fare la sua parte, ma altrettanto necessario, che ognuno, in caso di necessità, sia in grado di ricoprire tutti i ruoli di gioco, e appoggiare il compagno in ogni occasione, non a caso avevo accennato al sacrificio sportivo e legame di gruppo. Occorre sempre pensare, che nelle fasi di gioco, tutto può succedere oltre a quello già preventivato.
Pertanto, per come la vedo io, non distinguo la preparazione atletica, per chi ricopre diversi ruoli.
Più che altro, mostro una seria attenzione soprattutto nelle fasi di recupero, visto che le azioni di gioco sono molto dinamiche ed esplosive anche a brevi intervalli.
5) il portiere, un ruolo molto particolare per tante sfaccettature una in particolare è la sua posizione sul Campo da gioco, in ginocchio. Come alleni e cosa alleni a questo tipo di giocatore?
Alla stessa stregua degli altri ruoli, “a chi tocca nun se ngrugna”, particolare attenzione ovviamente con alcuni esercizi sviluppati soprattutto per gli arti inferiori, sollecitati dalla posizione purtroppo “infausta” che richiede il ruolo specifico.
6) giocando a tre linee, c'è sempre chi gioca di più e chi gioca di meno, come si evitano infortuni muscolari a chi in panchina si fredda di più stando fermo?
Preambolo fondamentale, a questo punto, dare importanza alle fasi di riscaldamento pre-gara, mediante esercizi equilibrati, dove il corpo viene preparato fisicamente e mentalmente, ottenendo il massimo dell’attività motoria e ridurre il rischio di infortuni.
Proprio perché si tratta di un gioco dinamico, ma dove vige anche l’obbligo di mantenersi seduti in panchina nelle fasi di cambio, se pur per qualche minuto, ritengo importante non lasciare mai i muscoli a riposo, optando per quanto possibile fasi di allungamenti o piccoli movimenti che mantengano la circolazione del sangue e riducano la durata del rilassamento o indolenzimento. Importante però è mantenersi sempre idratati…. ma senza esagerare!!!
7) secondo te, preparazione fisica, alimentare e mentale è giusto dire che a una non può mancare l'altra?
Qui si spalanca un portone… quello di San Pietro però, poiché è un argomento a cui tengo moltissimo.
Molto spesso capita sentirmi dire dagli atleti, prima delle sedute atletiche, ad esempio “…coach, ho un leggero fastidio allo stomaco, cosa potrà essere??????”, alla mia domanda “… forse hai mangiato qualcosa che non hai digerito… oppure un po di malessere generale…”, risposta “… in effetti, siccome avevo un po' di fame, prima di venire ho mangiato qualcosa che avevo già di pronto, solo un piatto di involtini di carne ripieni con sugo, cicoria ripassata in padella e una banana…., ah dimenticavo, sceso dalla macchina un “pezzettino” di cioccolata…”. Capisci che già a livello mentale, partiamo male, figuriamoci poi durante la parte attiva, e visto che mancano solo pochi minuti all’allenamento, puntualmente si manifesta… mancanza di fiato, gambe pesanti, mancanza di concentrazione (la testa pensa ancora come digerire gli involtini ripieni), in sostanza rendimento da cancellare.
Storielle a parte.
Però quello che c’è da chiedersi, come viene affrontato il problema alimentare durante la normale vita quotidiana?
E’ ormai noto, che una Sana ed Equilibrata alimentazione è elemento fondamentale per la pratica sportiva e non solo.
Solo per brevità, e proprio perché trattasi di argomento ormai conosciuto, riporto solo qualche informativa ritagliata anche da alcune fonti mediche:
“… Nutrirsi in modo corretto equivale a soddisfare il fabbisogno energetico e nutrizionale dello sportivo e di tutta la popolazione. Tutto quello che viene introdotto nell´organismo deve servire a garantire il giusto apporto di macronutrienti quali carboidrati, grassi e proteine ma anche di sali minerali e vitamine.
E´ ormai dimostrato come una dieta corretta ed una buona introduzione di acqua, associate ad un adeguato allenamento, consentano il massimo rendimento sportivo.
Nonostante il corretto stile di vita ed un regime alimentare bilanciato, molto spesso una buona integrazione di proteine, sali minerali e vitamine contribuisce a garantire un migliore apporto di nutrienti ed energia in modo da ridurre al minimo lo stress indotto dall´esercizio fisico.”
… Non c´è motore che funzioni senza una buona dose di benzina…
Proprio per questa esigenza, la nostra realtà sportiva, si interfaccia con società atta a favorire incontri e programmi di educazione alimentare, allargata anche a ragazzi e familiari.
Spero che la mia risposta a questa tua domanda sia stata esauriente.
8) in una partita intensa di 60 minuti, come ci si prepara durante la settimana? Si fa un richiamo o si cerca il carico muscolare? E perché? Dopo ogni partita cosa si deve fare per evitare danni muscolari?
Piccolo inciso.
In qualunque tipo di attività motoria, e come specificatamente nel nostro caso, la forza può essere prodotta sia lentamente che in modo rapido, basata anche sui rapporti tra carico imposto al muscolo e velocità di movimento.
Generalizzando il problema, penserei piuttosto, proprio perché i problemi muscolari rappresentano un evento frequente nella vita atleti, a come evitare le lesioni causate da traumi diretti quali… scarso allenamento o riscaldamento inadeguato, oppure affaticamento muscolare e quindi ricorso a risorse come l’acido lattico, e da eventuali traumi indiretti, dovuti soprattutto alle condizioni o tipologia di superficie o l’area di gioco, impatti con avversari od oggetti, soprattutto per lo Sport specifico, nel quale gli impatti possono risultare anche molto “violenti” provocando eccessivi allungamenti passivi oppure contrazioni violente.
Vorrei puntualizzare pertanto, riallacciandomi indirettamente al precedente punto di domanda, che molte delle specifiche lesioni, avvengono principalmente, oltre alle condizioni sopra espresse, a diversi fattori quali basse temperature, eccessiva sudorazione, scarsa o non corretta alimentazione.
Personalmente, indipendentemente dal tipo di sessione atletica, preferisco introdurre sempre, allenamenti a corpo libero o con attrezzi, atti a sviluppare e rinforzare il tono muscolare, anche mediante circuito.
Elemento molto spesso sottovalutato o addirittura messo in secondo piano, è la cosiddetta attività di stretching, vista da molti come seduta noiosa o superflua, deve rientrare come pratica assolutamente parte integrante necessaria e fondamentale del pre-post allenamento o gara.
9) dopo una pausa così lunga, probabilmente il campionato ripartirà a marzo, che tipo di preparazione deve fare una squadra per farsi trovare pronta? Considerando che si giocheranno tante partite in poco tempo, che rischio ci può essere per gli atleti?
L’importante essere costanti e non mollare mai.
10) Massimo Piersanti grazie mille per la sua disponibilità e speriamo di averla con noi nei nostri canali streaming TV, per fare una puntata video per i nostri lettori e per tutti gli atleti in generale.
"Un ringraziamento speciale alla società "Floorball Ciampino" e a tutti i formidabili ragazzi che ogni volta mi sopportano e che se pur la mia non più giovane età, mi danno l'opportunità di vivere e continuare a crescere questa bellissima esperienza che si chiama Sport".
Un particolare ringraziamento al Coach Dario Falchi, per il suo pensiero a contribuire e promulgare questa bellissima realtà sportiva qual'è il Floorball.
... Lo Sport è Felicità, lo Sport è Vita...
Grazie mille 👏
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