Intervista al nuovo Head Coach Michel Betrisey.


Cambia pelle la panchina Italiana e noi di Floorballmania vogliamo portarvi a conoscere lo staff nonché il nuovo condontiero dei ragazzi Azzurri.

Dopo i saluti a Mikael De Anna, diamo il benvenuto al nuovo Head Coach Michel Betrisey classe 1983 lunghissima esperienza nel mondo del floorball, ha fatto tutta la trafila dalle giovanili alla serie A svizzera, allenando sia la categoria maschile che femminile. 

Un allenatore completo con le idee molto chiare su come fare giocare la propria squadra. Insieme a lui ci saranno Alessio Scapozza , Matteo Sartori , Joel Pereira che completeranno lo staff.

Floorballmania ha avuto la possibilità di fare un'intervista con il nuovo Head Coach, ringraziamo anche la Federazione Italiana Unihockey Floorball, per averci consentito l'intervista. 

Michel Betrisey

1) Coach Grazie di aver accettato l'intervista con FloorballMania. Siamo onorati di conoscerla. Chi è Michel Betrisey?

Piacere mio... Vengo da Ascona, un paese della svizzera italiana, ho 37 anni e sono imprenditore di una impresa di pittura. Allora, il Mich è uno che ha sposato il floorball tanti anni fa...prima come giocatore e poi come allenatore.

 Ho allenato un po’ tutti i livelli presenti in Svizzera, dagli under ai senior, maschile e femminile. Mi piace mettere energia in cio che faccio e trasmettere la mia passione e creatività agli altri, che sia in ambito lavorativo o sportivo. Sono molto contento di iniziare questa nuova avventura. 

2) Conoscerà i suoi ragazzi nel raduno che si svolgerà a Bolzano, cosa chiederà in particolare a loro? Il team manager Gianluca Corti si dice felice del suo arrivo, ha già parlato con lui della nazionale italiana? 

Al primo raduno, non conoscendo bene la rosa, ho chiesto alla squadra di lavorare tanto sulla qualità, piuttosto che voler strafare. E di cercare di battere prima se stessi, per poi aiutare anche il compagno a migliorare.

Il mio lavoro è stato prima di tutto quello di capire la personalità di ogni giocatore e quale ruolo potrà ricoprire in nazionale. 

Con Gianluca abbiamo discusso in grandi linee del movimento del floorball in Italia. Durante l’estate avremo sicuramente modo di costruire e definire un progetto più dettagliato.

3) il suo curriculum parla chiaro lei ha un’esperienza molto importante e soprattutto allenato tutte le categorie dai giovani, ai senior, come può questa esperienza aiutarla con la nazionale?

Sarà sicuramente di grande aiuto. In ogni posto in cui sono stato ho cercato di assorbire e apprendere dalle esperienze (positive come negative) e di migliorare il mio modo di allenare.

 A questo proposito mi piace citare Alex Zanardi quando dice che la vita è come il caffè: puoi metterci tutto lo zucchero che vuoi, ma se lo vuoi far diventare dolce devi girare il cucchiaino. A stare fermi non succede niente.

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4) cosa spera di trovare nei ragazzi della Nazionale italiana? Cosa spera di dare, in questo quadriennio, ai ragazzi Azzurri?

Prima di tutto vorrei che tutti i ragazzi siano onorati di portare la maglia azzurra. Vorrei che tutti i giocatori che si trovano attorno alla nazionale ambiscano a farne parte, facendo di tutto per raggiungere la nazionale. 

Mi preme in particolare che nel gruppo ci sia un grande entusiasmo.Con lo staff stiamo lavorando per dare una nuova identità di gioco a partire da una buona solidità difensiva. 

Vorremmo iniziare ad avere una maggiore personalità nel gioco con la pallina, perché vogliamo essere una nazionale coraggiosa. 

5) parliamo del suo staff, ci descriva i componenti che la accompagneranno in questo lungo viaggio italiano.

Joel Pereira sicuramente lo conoscete bene visto che è già da un po’ che è presente nei quadri della nazionale italiana. Conosce bene il movimento italiano e potrà esserci di supporto per iniziare bene la nostra esperienza. Avrà il compito di analizzare le squadre avversarie della fase di qualificazione.

Matteo Sartori e Alessio Scapozza sono importanti per me, oltre che essere miei grandi amici. Con loro due, come si dice, ne abbiamo viste di tutti colori negli ultimi anni nel mondo del floorball. Vorrei averli al mio fianco come allenatori ovunque io vada... 

Matteo sarà importante dal lato umano, perché porta gioia e positività nel gruppo. Lavorerà soprattutto sul singolo giocatore e avrà alcuni compiti di gestione della partita.

Alessio è molto positivo e attento nei dettagli, soprattutto in fase difensiva, e quello sarà il suo compito.

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6) Con le dovute proporzioni, secondo lei si può adattare il gioco svizzero ai giocatori italiani?

Bisogna dire che con David Jansson la nazionale svizzera ha fatto passi da gigante negli ultimi anni, costruendosi un’identità vera e propria attraverso il progetto Swissway. 

Avendo allenato la u17 svizzera ost ho avuto la fortuna di fare diversi incontri con lui in cui ho potuto assimilare tanto e arricchire il mio bagaglio di allenatore.

Il gioco svizzero sicuramente a livello difensivo è più facile da imparare e da attuare, mentre il gioco con pallina è un processo che richiede più tempo per essere padroneggiato. Ma, come in tutte le cose, bisogna fare esperienza, si devono fare errori e da essi imparare. 


7) perché ha scelto di accettare la nazionale italiana?

Chiaramente, come ad ogni sportivo, mi piacciono le sfide e la nazionale italiana sicuramente ne fa parte. Mi piacciono i progetti dove posso portare novità e aiutare a far crescere un movimento. 

E dopo il primo campo di allenamento mi sono convinto ancora di più della mia scelta, vedendo un gruppo che ha voglia di lavorare forte.

Il secondo motivo è legato alla mia crescita personale a livello internazionale, perché anche come allenatore non devi mai smettere di imparare.

8) conosce l'allenatore della nazionale italiana under 19 maschile Marco Concli? Se la risposta è sì, cosa ne pensa?

Ci siamo conosciuti durante il campo ma non abbiamo ancora avuto il tempo di parlare. Sicuramente sarà interessante trovarci e scambiarci le idee. Cmq ho visto che nell’amichevole che abbiamo disputato con la sua squadra i suoi ragazzi avevano una buona attitudine ed erano ben messi in campo... complimenti!


9) Il prossimo anno ci sarà già il compito importante con le qualifiche, come pensa di preparare la squadra? Mi spiego meglio la prepara più sul piano tecnico o più sul piano fisico?

Sicuramente un mix di tutti e due, senza dimenticare la parte mentale. A livello tattico dovremo essere in grado di porre domande in campo agli avversari in modo che non sappiano come risponderci.

Visto che siamo nuovi come staff sarà importante avere la possibilità di conoscere tutti i giocatori così da poter delineare bene il nostro percorso e assegnare ad ognuno un ruolo ben definito.

Fare piccoli passi e migliorare ad ogni raduno, per poi arrivare all’Adria Cup ed avere un primo confronto pre-qualificazioni ai mondiali. Ciò ci permetterà di fare il punto alla situazione.

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10) Il raduno è andato, due amichevoli una col Vipiteno ed una con i ragazzi under 19 di Head coach Marco Concli, come ha visto i suoi ragazzi? Come pensa sia andato questo raduno? Quali sono le sue sensazioni?

In generale sono molto contento del campo, ho trovato un gruppo che ha voglia di lavorare per migliorare. Abbiamo intrapreso questo percorso nel modo giusto e abbiamo fatto già dei progressi durante il weekend. 

Sarà quindi importante mandare dei feedback e qualche video di analisi durante l’estate per non dimenticare quanto di buono è stato fatto. Noi dello staff non vediamo l’ora di settembre per rivedere i ragazzi all’opera

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