Torniamo in Italia e torniamo a presentarvi uno dei nostri atleti di floorball.
Torniamo nel ruolo dei portieri e parliamo di un giocatore che ha fatto la sua trafila dal ruolo di difensore sino a diventare poi un portiere di grande livello.
Inizia la sua avventura nel floorball come difensore nella squadra laziale del Ciampino per poi diventarne portiere, dopo una parentesi di 2 anni con la squadra dei Black Lions approda lo scorso anno nella società campione d'Italia di Viking Roma.
Una stagione fatta di buone prestazioni, quando è stato chiamato in causa, sino alla stagione corrente che, covid permettendo, inizierà a marzo e dove sarà il protagonista assoluto.
Si conquista un posto meritato da primo portiere della squadra Romana, stiamo parlando di Fabio La Gattuta.
1) Ciao Fabio intanto ti chiediamo, come stai e come stai vivendo questo momento particolarmente difficile per tutti.
1) Ciao a Floorballmania ed a tutti i tuoi lettori. Malgrado l'ennesimo atto di questa pandemia, devo ammettere che personalmente sto affrontando bene questo periodo.
Lo scorso lockdown mi ha permesso di portare a termine diversi progetti universitari, così da riuscire a continuare la mia vita sportiva e personale con più serenità.
2) Facciamo un po' di storia, ci racconti la tua carriera nel floorball Ciampino? Che ricordo ti è rimasto?
2) La mia “carriera” nel floorball inizia nel 2009 come dici giustamente nel Floorball Ciampino, grazie a Sandro Di Tomassi. In 8 anni ho fatto parte in quasi tutte le squadre e tutte le categorie, iniziando dall’u13 fino al Campo Grande.
Grazie agli insegnamenti di Sandro e Fabio Rocco, sono riuscito a conquistare la maglia della nazionale u19 ed a partecipare alle qualificazioni ai mondiali, svoltesi a Ciampino nel 2012, mancando di un soffio la vittoria in finale.
Per diverse motivazioni nel 2014 ho la possibilità di cambiare ruolo e di mettermi in porta. Il Floorball Ciampino, personalmente è stata una forte fonte di crescita sia umana che sportiva.
Fin dal primo momento c’è sempre stata una forma di rispetto e collaborazione reciproca tanto che per varie stagioni e nonostante i diversi ruoli, con grande onore ho indossato la fascia da capitano. Ma delle volte dei meccanismi che si vengono a creare si “inceppano” e c’è bisogno di fare dei cambiamenti e di ritrovare degli stimoli.
Tuttora ho un grandissimo rispetto per la società e credo che il lavoro che la dirigenza sta facendo, li porterà ad essere una delle realtà più belle d’Italia.
Ci tengo ancora a ringraziare il Floorball Ciampino per avermi fatto conoscere questo sport e molti degli amici che fanno parte della mia vita.
3)Lasci la squadra laziale e approdi alla squadra di Cerveteri dei Black Lions, cosa ti ha spinto a fare questa scelta? Che ricordo hai dei tuoi ex compagni?
3) Dopo tante stagioni trascorse al Ciampino, decido nel 2017 di approdare ai Black Lions. Avevo bisogno di nuovi stimoli e nuove sfide e, vista anche la presenza dei miei amici ai Leoni Neri scelgo di provare questa nuova esperienza.
Sentivo che i Black fossero una squadra esplosiva, con i nuovi arrivati e l’entusiasmo altissimo il primo anno fu davvero bello e pieno di emozioni, nonostante la mancata qualificazione ai Playoff di Campo Piccolo.
Personalmente credo di essere riuscito ad esprimermi al massimo in poche occasioni, non saprei definire la motivazione ma sicuramente ha anche influito la piccola operazione al ginocchio che mi ha tenuto lontano dalla porta per diversi mesi.
L’esperienza ai Black Lions dura solo due stagioni, ma sono dell’idea che ogni singola cosa che facciamo ci porta ad una crescita che sia umana, sportiva o professionale e sicuramente ci tengo a ringraziare Dario Falchi ed i Black per aver contribuito a questo.
Con i miei ex compagni di squadra ho bei ricordi e sono sicuro che con il passare del tempo riusciranno a dire la loro e ad imporsi nel campionato italiano.
4) Approdi alla squadra Viking Roma dove dopo una stagione giocata in punta di piedi, rispettando le gerarchie, ti sei conquistato il posto da primo portiere, come ti senti in questo momento?
Questa stagione, però, sono cambiate le cose e per quanto mi dispiaccia che Andrea abbia cambiato società, sono contento di assumermi le responsabilità del portiere titolare.
Allo stesso tempo inizio ogni allenamento con il pensiero di giocarmi il posto con Sabina, perchè sono dell’idea che non bisogna mai adagiarsi e soprattutto lo reputo un portiere di ottima affidabilità, ricordando anche il fatto che negli anni ha vinto molti più titoli di me ed ha acquisito un maggiore esperienza con la maglia azzurra.
5) Dovevi fare una parentesi di floorball all'estero, ma poi il Covid ha bloccato tutto, ci racconti quali erano i progetti e con quale squadra dovevi giocare?
5) A marzo ho partecipato al programma Erasmus+ andando a vivere per sei mesi in Germania, precisamente a Mainz. Avrei dovuto allenarmi con il Floorball Mainz, ma l’esperienza è durata la bellezza di un allenamento.
6) Quest'anno sarà una stagione tutta di corsa, fatta di tante incognite secondo te è corretto dire che vincerà chi correrà di più? Come ti stai preparando alla nuova stagione?
La preparazione alla stagione sta procedendo nei migliori dei modi, grazie soprattutto al Dott. Nicolò Zanella che mi segue con programmi personalizzati ed al Viking Roma che sta organizzando al meglio gli allenamenti specifici per portieri.
7) Qualcuno durante la stagione, punterà a qualche paragone con l'ex portiere Viking Roma, ti senti pronto a questo? Se può farti piacere il mio pensiero e te l'ho sempre detto, non hai nulla da temere.
9) Dopo alcune partenze, Viking Roma è chiamata a fare una stagione tutta in salita, ma sempre con una squadra molto competitiva, quali sono i vostri obiettivi in campionato?
9) Se ricomincerà, non sarà un campionato facile. Abbiamo perso giocatori importanti, ma che al loro ritorno ci consentiranno di avere un bagaglio di esperienza sportiva maggiore.
Sono sicuro che i nuovi arrivati non saranno da meno, appena supereranno il primo periodo di ambientamento faranno la differenza.
L’obiettivo resta quello di vincere il campionato, ma alla fine l’obiettivo resta un dato statistico. Bisogna pensare a partita dopo partita, restando umili pur conoscendo le nostre potenzialità così da poterle esprimere al massimo.
10) Quali sono le persone che stimi di più nel floorball? Se dovessi elencare le persone che hanno dato qualcosa alla crescita della tua carriera sportiva, chi sono e perché?
Grazie mille Fabio, ti conosciamo come stacanovista nel ruolo e soprattutto come ragazzo intelligente e non esaltato, quindi siamo sicuri che farai una grande stagione.
Floorballmania ti ringrazia per il tempo dedicato alla nostra intervista.
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