Tommaso RUBEO e Federico DI GIÀ, in Svizzera al Verbano


Federico Di Già e Tommaso Rubeo

Ci hanno fatto vedere un gran bel floorball, sono senza dubbio dei talenti, un campionato, quello dove si incoronano campioni d'Italia, che li ha fatti salire in auge,  una qualifica a Poprad con la nazionale italiana, che li ha fatti notare agli occhi dei più esperti. 

Uno di mestiere fa il centro, l'altro fa l'attaccante, insieme hanno firmato per un trasferimento in Svizzera, al Verbano Unihockey. 

La squadra Svizzera si rinforza tantissimo e cercherà di attaccare la posizione ideale che gli consentirà di salire in prima lega. 

Stiamo parlando di Federico Di Già e Tommaso Rubeo, Giocatori di Viking Roma. 

La Squadra romana in un suo post augura ai ragazzi di fare un grande campionato e di continuare la loro crescita, in Svizzera patria anch'essa del floorball, noi facciamo lo stesso.

Li abbiamo raggiunti ed abbiamo scambiato con loro,due battute, in un'intesa congiunta con la FIUF, dove leggerete le risposte di Federico Di Già.

Di seguito le risposte alle domande della nostra inviata a Tommaso RUBEO.



1) Il Verbano Unihockey punterà sicuramente alla prima Lega.  Che accoglienza e che campionato ti aspetti?

T.: Sicuramente ci sarà una ben più alta intensità e velocità nel gioco, diciamo rispetto a quello a cui sono abituato a giocare – tolte le varie esperienze con Nazionale U19 e con il mio Club, i Viking Roma, alla Euro Floorball Challenge dello scorso anno.  
Sarà certamente un grande salto di qualità sotto tutti i punti di vista, tecnico e tattico, e non vedo l’ora di giocare in un campionato di una delle quattro migliori nazioni del mondo nel floorball.


2) Tommaso, è per te la prima volta fuori dall’Italia.  Cosa pensi di trovare e quali sono i tuoi obbiettivi?

T: seguendo quanto appena detto, sono certo che sarà un’esperienza sportiva che mi servirà molto a migliorare il mio gioco, visto il livello che troverò, ed anche la mia condizione atletica: come è risaputo in Svizzera si gioca al top, e la parte fisica molto importante.
Spero di riuscire a dare il 110% di me stesso, sportivamente parlando, e sarà credo anche dal punto di vista personale – andare fuori casa in un’altra nazione alla mia età non è così scontato – un momento bello di crescita ed un’esperienza fondamentale.


3) Un bel sogno che coltivate fin da piccoli: andare a giocare in Svizzera.  Che contributo speri di dare alla squadra?

T: Siamo entrambi partiti a 6 anni con il floorball, io all’Evergreen con Daniele (D’Anna), e Federico al Ciampino con Sandro (Di Tomassi), e vedere che tanti anni di sacrifici e duro lavoro vengono ripagati con la chiamata per una delle “terre promesse” del floorball è davvero una soddisfazione.
Poi certamente toccherà a noi dimostrare quanto valiamo, ma sappiamo entrambi qual è il nostro potenziale.


4) Giunto a questo punto della tua carriera sportiva, chi vorresti ringraziare?

T:  Penso che in realtà ci sia da ringraziare tutti coloro che abbiamo incontrato fin qui nel mondo del floorball.  

In un modo o nell’altro tutti mi hanno fatto diventare il giocatore che sono oggi.

Più nello specifico ringrazio Daniele D’Anna, che è stato il mio primo allenatore all’Evergreen, nonché mio capitano fino a quest’ultima stagione nei Viking Roma. 

 Jorgen Olshov, mio allenatore ai Viking, e anche a tutto lo staff della Nazionale che hanno creduto in me portandomi alle ultime Qualifiche per i Mondiali.

Ringrazio anche i miei genitori, che mi hanno sempre supportato in questo mio percorso.

Leggi le risposte di Federico Di Già, cliccando il link che segue: 


Grazie mille Tommaso e Federico per la vostra disponibilità nel rispondere alle nostre domande, vi auguriamo tantissima fortuna.

NB. L'intervista, avvenuta in modalità video  sarà, DOMANI MATTINA, postata sulla nostra pagina INSTAGRAM, né vedrete delle belle. 


 


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