A Floorballmania Jorgen Olshov di Viking Roma.

Archivio Jorgen Olshov

Oggi Floorballmaniatv vuole omaggiare con questa intervista, un pilastro del Floorball Italiano, uno di quegli "anziani" che hanno dato moltissimo al nostro sport.

Lui non è italiano di nascita, ma ha sposato l'Italia Tantissimi anni orsono, la sua passione per il floorball l'ha trasmessa a tutta la sua famiglia, moglie compresa.

A Roma è stato tra i fondatori della Viking Roma Floorball Club, che non molto tempo fa,  ha festeggiato vent'anni di nascita.

Stiamo parlando di Jorgen Olshov, colui che ha portato il Floorball a Roma e con il quale oggi vogliamo ripercorre, i vent'anni di una gloriosa società, la sua Viking Roma, ma soprattutto la sua pazza idea.

1) Ciao Jorgen, innanzitutto vorrei sapere come stai e come state in famiglia, dopo questo bruttissimo periodo, che ha segnato la storia Mondiale.

Ciao Dario, tutto bene grazie. E’ stato un periodo che ci ha anche insegnato a vedere ed apprezzare le cose in modo diverso.

1) Grazie per aver accettato la nostra intervista. Cominciamo col chiederti, chi è Jorgen Olshov e cosa fa nella vita oltre al floorball?

Sono svedese, ma vivo a Roma dal 1996. Prima lavoravo all’Ericsson, ma da 2013 lavoro in un’attività nostra dove mi occupo in particolare della nostra scuola di lingue.

2) Jorgen porti il floorball a Roma quando e come è successo. Raccontiamo la tua pazza idea? Perché secondo te, in una nazione malata di calcio, il floorball poteva andare?

L’idea nasce per caso, mia moglie Simona lavorava in un progetto in cui c’era anche Rocco Volpe di Varese.

Quando ho capito che esisteva una realtà di floorball in Italia ho pensato di cercare di portarlo a Roma, per me era come portare un piccolo pezzo della Svezia.

Ho pensato che il floorball poteva essere un’opzione divertente e coinvolgente per chi vuole un’alternativa al calcio.  Chi è interessato a tutta la storia può leggere il mio libro “Prendo il Floorball e lo porto a Roma”.



A settembre uscirà la versione e-book con una nuova illustrazione di copertina realizzata da Fabio La Gattuta.

3) Spostiamoci nel 2000, esattamente il 9 marzo, arriva Viking Roma, da dove nasce l'idea di fondare un vero Floorball Club?  Perché il nome Viking anche se lo immagino?

Dopo il primo anno di sperimentazione abbiamo capito che serviva costituire una società per fare cose seriamente, cioè parlare con il comune, presentarsi alle scuole, partecipare a gare ecc.

Il nome Viking veniva naturale visto l’origine del floorball e l’origine mio, in più è un nome che trasmette una forte identità.


4) Dopo alcuni anni nel campionato 2006/2007 arriva il primo scudetto a campo grande, poi si bissa nel 2010/11 e, infine nel 2018/2019 arriva il terzo scudetto a campo grande. Quale di questi ricordi con più piacere? Ci racconti un aneddoto di tutti e tre? Quali sono gli obiettivi di Jorgen Olshov e Viking Roma, per la prossima stagione?

Ognuno dei tre scudetti ha avuto il suo sapore particolare. Il primo nel 2007 ad Appiano (BZ) proprio perché era il primo e la gioia al raddoppio a 4” dalla fine dei supplementari (silver goal) era indescrivibile.

Il secondo era particolare perché l’abbiamo giocato in casa a Ciampino davanti a quasi 200 spettatori che con le loro magliette blu Viking sembravano un muro.

Daniele D’Anna ha fatto il primo gol di pura grinta dopo neanche un minuto e ha trascinato la squadra in una partenza da fuoco che ha un po’ stordito gli avversari.


Il terzo a Lagundo l’anno scorso era il primo da allenatore ed è stato molto emozionante.

Ci tenevo alla vittoria per i ragazzi, che se la meritavano dopo un anno con un grande lavoro di squadra da parte di tutti. Ad inizio stagione non eravamo per niente favoriti, ma passo per passo abbiamo cominciato a crederci.

Un grande gruppo con giocatori di qualità che è riuscito ad esprimere il meglio e non farsi prendere dalla tensione.

So che una partita può essere ribaltata in pochissimo tempo nel floorball e per questo era un grande sollievo vedere entrare l’ultimo gol in porta vuota.

L’obiettivo per la prossima stagione è semplicemente di potere svolgere allenamenti e partite senza complicazioni, di potere finalmente tornare a divertirsi in campo.

5) Viking Roma, ha avuto molti stranieri e molti giocatori importanti, cosa ti dice il nome Vince VILLANI?

Un nome a cui associo tanti ricordi di bei momenti dentro e fuori il campo. In campo un portiere molto agile con riflessi veloci, fuori campo un uomo squadra che ci ha regalato tante, tante risate…


6) Passiamo alle persone importanti, del tuo club descrivimi il Presidente Leonardo LANZONI ed il Capitano Daniele D'ANNA.

Leo e Daniele sono sicuramente due colonne portanti del Viking, non si tirano mai indietro e ho un enorme stima per entrambi e sono felice del forte rapporto di amicizia che si è creato con loro.

Leo ha una passione incredibile per il floorball, se non ha altri impegni puoi essere sicuro della sua presenza a qualunque partita nel Lazio, anche quando non gioca Viking.

E’ sempre disponibile a dare una mano e ha una grande capacità organizzativa che ha contribuito molto ai successi del Viking.
Daniele è un grande trascinatore, dando l’esempio riesce a tirare fuori il meglio degli altri.

Non perde mai le staffe, è un grande sportivo che rispetta sempre gli arbitri e gli avversari.

7) Un successo del tuo club è anche la squadra femminile visto che hai due figlie, Roberta e Camilla, che vi giocano. Che emozioni ti danno queste ragazze? Qual è stata la delusione più grande che hai avuto con loro? E l'emozione più grande invece?

Credo molto nel movimento femminile in Italia. Sono molto contento di passare a giocare su campo grande, secondo me aiuterà a fare crescere le ragazze.

La squadra Viking femminile regala tante emozioni e mi diverto sempre a stare in panchina con loro. Sicuramente è stata una grande emozione quando la squadra femminile un po’ a sorpresa ha vinto lo scudetto 2015/16.

Purtroppo, non siamo riusciti a difendere il titolo l’anno dopo. A livello strettamente personale è stato emozionante vedere Camilla e Roberta giocare insieme alle qualificazioni a Lignano.

8) Ora spostiamoci sulla nazionale dove, soprattutto nella Femminile, sei una parte sempre presente. Come sta andando il progetto under 19 e Senior femminile? Come vedi entrambe le nazionali alle prossime WFCQ?

Penso che stiamo lavorando nella direzione giusta, è bello vedere le nuove atlete giovani ed il progetto con raduni congiunti potrà portare ottimi risultati.

L’anno prossimo ci saranno le qualificazioni, come sempre sarà tosto qualificarsi visto il livello delle squadre avversarie.


9) Sei stato Presidente della Federazione Italiana Unihockey Floorball, ora sei il Segretario Generale, che differenza c'è tra i ruoli e quant'è difficile essere Presidente?

Difficile fare un confronto, la differenza maggiore è che il Presidente ha una responsabilità a 360 gradi mentre i compiti del Segretario Generale sono più circoscritti. In questo senso è sicuramente molto più complesso fare il Presidente.

10) Jorgen come si ripartirà dopo il Coronavirus? Che misure saranno prese? Voi vi state allenando?

Continuiamo a monitorare le direttive dagli organi competenti per ripartire in sicurezza. Questo periodo è dedicato alla preparazione atletica, a settembre speriamo di tornare in campo e potere svolgere allenamenti in linea con le direttive.

11) Una domanda che faccio a tutti, chi sono le persone che stimo di più nel floorball? E perché?

Non mi piace fare nomi perché sicuramente dimenticherei qualcuno. Stimo tutti quelli che si danno da fare per promuovere il floorball e soprattutto chi lo fa al di fuori dell’attività del proprio club.

Grazie Jorgen Olshov per la tua disponibilità nel rispondere alle nostre domande.

Floorballmaniatv è molto felice di averti contattato.

Grazie a te e complimenti per il lavoro che state facendo.


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