A Floorballmania, Camilla OLSHOV di Viking Roma..


Floorball Mania oggi vi porta, non a conoscere, ma a ripresentare una giocatrice che torna a casa dopo due anni di grande esperienza in Svezia.

Nata da papà svedese, è forte il richiamo della città paterna, gioca in Svezia per 2 anni ed acquisisce oltre ad una grande esperienza anche una grande tecnica, che affina quella che già aveva il giorno della sua partenza.

Attaccante di razza, trascinatrice, centro, atleta importante per molte squadre riesce a giocare tranquillamente sia con gli uomini che nella sua categoria naturale delle donne.

Ha soltanto due vizi, la tenacia ed il gusto del gol. 

Stiamo parlando di Camilla OLSHOV, che torna a Viking Roma dopo due anni in Svezia.

Ciao Camilla bentornata in Italia floorballmania è felice di ritrovarti.

1) Camilla non ti chiediamo chi sei, ma raccontaci, com'è andata in Svezia? Cosa sei andata a fare? 

Ciao a tutti, 
sono partita per la Svezia due anni fa per studiare un anno fuori e poter giocare a floorball in una realtà diversa. Mi è piaciuto davvero tanto quindi sono rimasta lì per un altro anno. Mi sono divertita tantissimo ed è stata un’esperienza che porterò sempre nel cuore.

2) Facciamo ordine. Parti due anni fa da Roma ed approdi in terra Svedese, come ti hanno accolte le ragazze Svedesi? 

Ricordo che la prima volta che ho incontrato la squadra era ad un’amichevole, non avevo ancora mai fatto un allentamento con loro, mi avevano invitato comunque per vedere come giocavo. Erano tutte nello spogliatoio e quando sono entrata erano lì che mi guardavano incuriosite, poi si sono presentate. Io ero davvero in ansia, ma in poco tempo mi hanno fatto sentire a mio agio.




3) Hanno mai fatto pesare il fatto che tu fossi una ragazza italiana che giocava in Italia? 

Loro trovavano davvero figo il fatto che io giocassi in Italia quindi non è mai stato un problema. Erano molto affascinate dal fatto che giocassi nella nazionale. Quello che ho notato è che non sanno molto bene com’è la realtà in altri paesi, sanno che ci sono differenze ma non si immaginano quanto. 

4) Col floorball italiano ovviamente c'è molta differenza, ci dici quali sono quelle maggiori? E secondo te cosa dovremmo fare per migliorare? 

Io credo che la differenza maggiore sia la concezione del floorball come sport. In Svezia il floorball è uno degli sport più comuni, e di conseguenza il numero di giocatori è estremamente alto e ci sono tantissime diverse categorie. Questo, ovviamente, fa si che la qualità degli allenamenti sia molto più alta. Ciò che possiamo fare in Italia è cercare di diffondere sempre di più questa nostra piccola realtà e cercare di espanderci ancora di più, cosa che stiamo già facendo. Quindi secondo me siamo sulla strada giusta.

5) come sono andate le tue stagioni sportive in Svezia? Qual'è il risultato che porterai sempre nel cuore e quale invece la delusione che ti riporto a Roma? 

Sicuramente il risultato più alto che abbiamo ottenuto è stato il campionato Juniores dell’anno scorso, dove siamo arrivate al terzo posto in tutta la Svezia. Siamo arrivate a giocare la “Innebandyfesten”, ovvero una specie di play off dove si incontrano tutte le squadre migliori della Svezia ed è stata davvero un’esperienza magica. La delusione è stata non poterla giocare quest’anno a causa del coronavirus. L’anno scorso quando siamo arrivate lì, io ero talmente emozionata che mi sono fatta prendere un po’ dal panico quindi sento di non aver giocato al 100%, volevo rifarmi quest’anno ma è stata cancellata.

6) Camilla ma questo a Roma è un ritorno definitivo? Oppure nel tuo futuro c'è ancora la Svezia? 

Sinceramente ancora non lo so, ma penso che tornerò lì di nuovo un giorno.



7) Torni nella tua squadra del cuore, Viking Roma, ci sono stati molti cambiamenti, che Viking ritrovi? Cosa ti aspetti dalla tua squadra? 

Sicuramente abbiamo perso due pilastri importanti, Federico Di Già e Tommaso Rubeo, ma credo che con il duro lavoro e l’impegno riusciremo ad ottenere comunque buoni risultati, io sono davvero carica!

8) Quest'anno il campionato italiano Femminile sarà finalmente a campo grande, cosa ne pensi? Secondo te è un passo importante anche in ottica nazionale? Cosa diresti ad una squadra ancora dubbiosa se iscriversi o no al Campo Grande Femminile? 

Il campo grande è sicuramente un grande passo, ma credo sia la cosa migliore da fare per tutte. Il campo piccolo è una realtà abbastanza diversa dal floorball vero ed è importante cercare di andare avanti. Soprattutto è un modo per preparare tutte le giocatrici a fare un salto di qualità e arrivare nelle nazionali molto più preparate. Per le squadre ancora indecise, io consiglio di buttarsi e provare, spesso le cose nuove ci spaventano ma poi si rivelano esperienza positive e di crescita.

9) La nazionale Senior quest'anno, da quello che si sta vedendo ai raduni è nuova ma intraprendente, secondo l'Italia è matura per tentare il passaggio del girone? 

La nazionale è un mondo affiatato che a me ha sempre motivato davvero tanto. La vedo ancora difficile passare il girone, ma stiamo lavorando duro e credo quella sia la chiave per ottenere i risultati che sogniamo da sempre.



10) Quali sono le persone che stimi di più nel nostro floorball e perchè? Mi costruisci una linea di gioco con te dentro, composta dai giocatori italiani e stranieri che reputi più bravi? Da buon centro/attaccante, qual'è il portiere che ti ha sempre sorpreso quando l'hai affrontato? E perché? 

Di persone che stimo nel floorball ce ne sono davvero tante. Uno che è sempre stato uno dei miei punti di riferimento da quando sono piccola è Daniele D’Anna, che oltre ad essere un ottimo allenatore e giocatore, stimo come persona. Mi stupisce perché riesce sempre a capire l’emozione dei giocatori e a fare qualche commento o dare qualche consiglio per cercare di aiutare. Per quanto riguarda la linea migliore, sceglierò ragazze italiane. Metterei Alina Baioni e Giulia Nardi in difesa, me centro e Linda Pedrazzoli e Elisa Fischione in attacco. Come portiere, dico Andrea Abbruciati. Ci conosciamo da quando siamo piccoli ma non smette mai di stupirmi, riesce sempre a migliorare grazie alla sua passione e dedizione. Fare goal a lui è sempre un’enorme soddisfazione.

Camilla grazie mille per la tua disponibilità e ben tornata in Italia.

Grazie a voi

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