Leonardo LANZONI, Presidente Viking Roma a Floorballmaniatv.



Leonardo LANZONI

Leonardo Lanzoni, storico personaggio del Floorball Italiano, Presidente di Viking Roma Floorball Club, mi permetto di dire, l'uomo sempre presente, personalmente una persona che stimo tantissimo.

Segue le Nazionali Italiane dal 2006, prima come Team Manager e poi come Coordinatore Nazionale, ha spesso rappresentato la FIUF nelle Assemblee IFF, ed è stato membro dei comitati organizzativi di tutti i tornei di qualificazione a mondiali e all'Eurofloorball Cup che si sono svolti in Italia.

Si può classificare, nella hall of fame, uno dei padri del floorball Italiano. Sempre presente sui campi da gioco, lo vedi arrivare anche se non è prevista la sua presenza, sempre pronto a dare una mano a chiunque, oggi Floorballmaniatv ha voluto omaggiare i suoi tanti anni di Floorball con un'intervista.

1) Ciao Leonardo come stai? Non ti farò la domanda di presentazione, perché tutti sanno chi sei, ma dicci, quanti anni sono passati da quando hai cominciato con il floorball?

Sono passati più di 20 anni da quando Simona Tanese, moglie del Segretario Generale Jorgen Olshov, mi ha coinvolto in questa meravigliosa avventura.

2) Molti anni fa, trovare giocatori era molto difficile, raccontaci come facevi tu a coinvolgere i ragazzi in questo sport?

Il mio coinvolgimento nelle attività di diffusione riguardava soprattutto la fase operativa (organizzazione di partitelle dimostrative o di sessioni dimostrative); l'attività di primo contatto e di indirizzo presso le scuole veniva effettuata da Jorgen Olshov, che dal 2000 al 2007 è stato Presidente di Viking Roma prima di me.

 Ci si recava presso le Scuole (Elementarie, Medie, Licei e Istituti Tecnici) presentando il progetto Floorball ai professori di Educazione Fisica. se i professori si mostravano interessati veniva dato in prestito per alcuni mesi un kit promozionale di mazze e palline della Unihoc, e si organizzava una sessione dimostrativa per illustrare la tecnica di base e le regole del gioco. Il professore veniva seguito e supportato nell'insegnamento del floorball, e periodicamente si organizzavano dei tornei scolastici.

3) Molti giocatori, che oggi sono uomini del floorball italiano, ci dicono "ricordo quando Leonardo ci veniva a prendere con la macchina per portarci agli allenamenti, e poi ci riportava anche a casa"; perché facevi questo?

Nei primi anni i giocatori di Viking Roma erano tutti adulti; man mano che la diffusione del floorball cresceva abbiamo iniziato ad inserire nel gruppo alcuni giovani liceali che si erano particolarmente appassionati al floorball.

Da subito si è posto il problema di supportare le famiglie dei ragazzi, che non sempre avevano la possibilità di portare i ragazzi all'allenamento (e di venirli poi a riprendere); per me è stato naturale mettermi a loro disposizione, visto che vivevo da solo e non avevo vincoli di famiglia, per sostenere la passione dei ragazzi.

 Poi nel corso degli anni la base si è allargata, e i ragazzi che aiutavo sono diventati adulti, hanno preso la patente e hanno iniziato a supportare i più giovani come facevo io, e questo mi fa piacere perchè significa che i valori di solidarietà e passione per il floorball si sono propagati nel tempo.

4) Quanto sono cambiati i metodi di allenamento, da ieri ad oggi? Secondo te oggi serve più fisicità o più tecnica? 

Non sono un tecnico, in questi 20 anni mi sono occupato prevalentemente degli aspetti amministrativi e organizzativi del floorball, ma ho avuto la fortuna di guardare il floorball crescere in Italia e in Europa.

 Se guardo ai metodi di allenamento, con un focus particolare su Viking Roma, posso dire che negli ultimi 5-6 c'è stata una forte evoluzione verso una maggiore professionalità nell'approccio all'allenamento, che è diventato la componente base per ottenere risultati importanti.

 La preparazione atletica e l'intensità di gioco sono diventati elementi imprescindibili in uno sport che negli ultimi anni è diventato sempre più fisico.

5) Oggi sei Presidente della squadra Campione d'Italia; cos'hai provato, il giorno della vittoria, contro Gargazon-Sterzing?

Una grande soddisfazione, perchè il percorso iniziato nel 2016 con la conquista della Coppa Italia aveva finalmente portato alla vittoria del terzo scudetto Viking Roma.

 La successiva vittoria della Coppa Italia ha di fatto chiuso un ciclo di risultati importanti, soprattutto nelle categorie Under 17 e Under 19. Abbiamo un gruppo di giovani molto bravi che ci permette di pensare al futuro con serenità, e di rilanciare la sfida allo scudetto per i prossimi 5 anni.

6) Come si gestisce una società Campione d'Italia?

Una risposta completa richiederebbe molto spazio. Volendo sintetizzare direi che gli elementi fondamentali sono struttura e organizzazione, ovvero un Consiglio Direttivo che pianifica e indirizza le attività del club, e un gruppo di persone con competenze specifiche che si occupa delle attività operative: organizzazione raduni e trasferte, training atletico, comunicazione (sia interna che esterna), coaching ai vari livelli (senior, U19, femminile, giovanile).

7) È vero che dopo le vittorie offri il pranzo da Mac Donald's alla squadra, oppure è una leggenda?

Si, è vero. Lo faccio quando andiamo in trasferta, se la squadra se lo è meritato però. Per il pranzo di domenica cerchiamo un Mac Donalds (o similare) per mangiare qualcosa prima di iniziare il viaggio di ritorno per Roma.

 All'inizio era soprattuto un modo per aiutare i ragazzi a contenere i costi di trasferta. Poi è diventato un modo per ringraziarli delle emozioni che mi trasmettono e dell'impegno che ci mettono per raggiungere il risultato. 

8) Sei un grande tifoso giallorosso. Ci descrivi l'amore per la Roma e quello per i Viking Roma?

La AS Roma è vissuta visceralmente, da tifoso che segue le partite della squadra (sono abbonato sia per il campionato che per le coppe europee) e fa parte di un Roma Club, quindi senza particolari responsabilità.

 Per Viking Roma è diverso; oltre alla passione che mi porta a dedicare la maggior parte del mio tempo libero al floorball, c'è anche la responsabilità di essere Presidente della società, e quindi la necessità di immedesimarmi in un ruolo che richiede serietà, ponderatezza e lungimiranza.

 In comune AS Roma e Viking Roma hanno le grandi emozioni che ti possono trasmettere per un grande risultato conseguito o anche solo per un gesto o una parola scambiato con una persona che condivide le tue stesse passioni.

9) Dicevamo all'inizio, facendo al tua presentazione, che hai più volte rappresentato la FIUF alle assemblee e alle convention IFF; quant'è importante esserci per l'Italia?

La presenza dell'Italia in questi contesti è molto importante, perchè aiuta a sviluppare conoscenze e contatti utili alla crescita del floorball, sia in Italia che in tutto il mondo.

  L'Association Meeting, che si riunusce durante i mondiali femminili, è un'importante occasione di interscambio culturale; i rappresentanti delle varie federazioni nazionali si confrontano su importanti temi di sviluppo e crescita del floorball; IFF recepisce le indicazioni provenienti dalle associazioni e le sviluppa in piani di azione. Invece l'Assemblea IFF, che si riunisce durante i mondiali maschili, è più focalizzati su aspetti amministrativi e organizzativ. 

10) Forse ci siamo: prossimamente, dopo molto lavoro, potrebbe finalmente diventale operativa l'intesa con la FIH - Federazione Italiana Hockey, che ci consentirà di entrare a far parte del CONI; se così fosse, cosa cambierebbe per il Floorball Italiano?

Sarebbe sicuramente un passaggio epocale; essere inquadrati all'interno di una Federazione Nazionale ci consentirà di disporre di strumenti importanti per migliorare la gestione amministrativa, le politiche di diffusione, e le possibilità di accedere a strutture sportive di qualità.

11) Parliamo di Nazionale. Sei presente con continuità dal 2006 nella gestione delle nazionali, segno che ci tieni e segno che è qualcosa di importante per te; cosa dovrebbe cambiare per far crescere ancora di più le nostre squadre Azzurre?

Le difficoltà maggiori che incontriamo riguardano due aspetti, uno economico e l'altro tecnico. Dal punto di vista economico è al momento difficile per un nostro giovano, soprattutto se studente, sopportare le spese per far parte della Nazionale.

 Negli ultimi anni la FIUF è intervenuta con alcune azioni di sostegno, quali il crownfoundig e la razionalizzazione dell'organizzazione dei raduni, che hanno avuto un buon impatto sul contenimento dei costi, ma serve uno sforzo ulteriore.

 L'intesa con la FIH da questo punto di vista potrebbe metterci a disposizione ulteriori opzioni. Dal punto di vista tecnico le recenti esperienza internazionali ai vari livelli, sia per la nazionale che per iclub, ci mostrano che il problema centrale è l'intensità del gioco.

 Su questo aspetto sono fondamentalmente i club che devono intervenire, impostando i loro allenamenti su metodiche nuove che possono essere acquisite coinvolgendo società di floorball delle nazioni top.

12) Qual'è Il giocatore, l'allenatore, il personaggio nel Floorball Italiano che apprezzi di più? E perché? Puoi dirne anche più di uno.

Sono tante le persone che meriterebbero di essere citate, ma dovendo scegliere ti indicherò quelli che mi hanno trasmesso più emozioni.

  Come allenatore Miki Frotscher, l'ultimo coach a guidare una nazionale ai mondiali (era il 2010); la settimana delle qualificazioni in Spagna è stata fantastica, una grande emozione e un ricordo indelebile.

 Come difensore Fabio Rocco, protagonista dei mondiali 2010, per me il migliore nel suo ruolo. Come centro Andrea Iezzi, record di presenze in azzurro, tre scudetti e una coppa italia con Floorball L'aquila, magico.

 Come attaccante Tobias Mores, anche lui nazionale per anni, cinque scudetti con FBC Bozen, grande tecnica e qualità; sono stato molto felice di rivederlo in campo con la squadra di Algund, un bell'esempio di equilibrio e sportività per tutto il movimento.

 Una citazione speciale va a Elisa Fischione di Floorball L'Aquila, record di presenze in azzurro e miglior giocatrice italiana di questi primi 20 anni, e ad Herbert Gius, fisico inossidabile e punto di riferimento di SSV Diamante.

 Infine voglio ricordare Jorgen Olshov, con cui da 20 anni condivido la passione del floorball e a cui mi lega un rapporto personale che va oltre lo sport.

Leonardo Lanzoni, floorballmaniatv ti ringrazia per il tempo che ci hai dedicato e per aver accettato la nostra intervista.

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