Jurgen GASSER a Floorballmaniatv, "1-3-1 il mio modulo preferito".

Hall Of Fame Maglia Gasser Ritirata *
La storia l'ha scritta e la sua di storia parte dal 1999, uno che di floorball ne capisce se vogliamo anche innovativo nelle sue scelte, non ha paura delle sue scelte, ha sempre avuto squadre amalgamate sulle sue idee.

In panchina, dirige come fosse un maestro di una banda musicale, dove ognuno ha un compito importante. Cura tutto nei minimi particolari, ognuno svolge il suo compito nel massimo rispetto del suo coach e questo è il più grande segno di maturità che una squadra, può riconoscere al suo allenatore. Negli ultimi due anni una finale ed un Play Off ormai guadagnato.

Una squadra che negli ultimi anni gioca un grande floorball senza invidiare nulla a nessuno.
Figura storica del floorball Italiano, col suo riccio brizzolato, stiamo parlando di Jurgen GASSER, Coach di Gargazon-Sterzing.

1) Ciao Jurgen, grazie per aver accettato la nostra intervista. Chi è Jurgen GASSER e cosa fa nella vita, oltre ad essere un bravo Allenatore?

Ciao Dario e grazie per la tua intervista che mi dà modo di raccontare la mia storia. Ti faccio i complimenti perché io leggo tutti i vostri articoli. Nella vita oltre al floorball, faccio il direttore commerciale presso un'azienda, nella vita sono sposato con tre figli, uno di loro gioca a Floorball con la mia squadra.
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2) Quando conosci il floorball? Quando cominci la tua avventura in questo Sport? Da quando cominci ad allenare?

Grazie per questa domanda è una cosa curiosa. Era il 1999 ed io avevo fondato il club hockey di Merano, avevamo 120 iscritti. Un giornoero al bar con gli amici e mentre si stava parlando, abbiamo notato un ragazzo che attaccava un volantino, dove c'era scritto torneo street hockey a Bolzano.

Questa cosa ci ha talmente incuriosito che agli amici ho detto dobbiamo andare a vedere di cosa si tratta.

Successivamente ho contattato SSV per avere informazioni e, dopo qualche mese sono stato ricontattato per andare a fare una prova, li ho capito di cosa si parlasse, che era uno sport vicino e abbinabile al gioco dell'hockey, cosi nel 2006 ho fondato Fanatics Gargazon.

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Avevamo formato una squadra under 19, con la quale ci siamo iscritti al campionato e nel primo anno arrivammo 2 in classifica, poi tre campionati dopo vincemmo il titolo. Ho cominciato, quindi, ad allenare da subito, ma la mia carriera ufficiale comincia nel 2010, quando Michael Frotsher, mi chiese di far parte dello staff nazionale senior.

3) Parliamo di Jurgen GASSER allenatore. Quale modulo preferisci, per una squadra? E perché?

Ti dico una cosa che ti sembrerà strana, il mio modulo preferito e 1-3-1 è un modulo difficile da giocare ed interpretare. Questo modulo è molto veloce e richiede un'attenzione massima. Io dico che è un modo di giocare, fatto per giocatori intelligenti.

Ma nella maggior parte delle volte le mie squadre giocano con il 2-2-1, che reputo un modulo bello veloce ed efficace. Poi molte volte, il modo di giocare lo scelgo in base ai giocatori che ho a disposizione ed alle loro qualità.

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4) Gargazon-Sterzing. Com'è allenare due realtà che si sono unite?

Dalla stagione precedente, erano rimasti 5/6 Giocatori quelli della vecchia squadra, poi dopo alcune vicissitudini sportive, ed idee naufragate, abbiamo deciso, con i ragazzi del Vipeteno con i quali ho un ottimo rapporto, di unire le forze, per provare a vincere lo scudetto, unico alloro che mi manca come allenatore.

5) Gli ultimi due anni sono stati perfetti, una finale giocata alla pari e quest'anno un play off con largo anticipo, qual'è il vostro segreto?

Sotto la mia guida, siamo sempre entrati nei play Off, ho sempre fatto giocare le mie squadre al massimo, non si sono mai risparmiate ed i risultati sono sempre arrivati.

Poi dopo tanti play off raggiunti, è arrivata la finale. In quella partita ci sono stati due problemi, il primo che nella partita contro L'Aquila avevo perso due perni della terza linea e senza di loro non l'ho potuta schierare, nella finale.

Poi devo dire che lo svedese Viking, era un giocatore veramente forte, difficile da contenere, questo giocatore aveva giocato poche partite con la squadra romana, prima della finale, quindi non ho avuto il tempo di studiarlo bene.

6) Ci racconti le tue emozioni, quando hai raggiunto la finalissima e vinto la regular season? Ci racconti il momento, durante l'anno, che hai capito che si poteva arrivare alla finale?

La regular season è stata una bella emozioni, arrivare davanti a tutti, seppur di un gol, è stato bello.

Durante l'anno la squadra è andata sempre meglio e chi era arrivato dopo, si era inserito bene. Questi sono stati dei segnali ed avevo capito che saremmo potuti arrivare sino in fondo. Poi purtroppo ripeto, se arrivi alla finale perdendo Giocatori importanti, succede quello che è successo.

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7) Quale allenatore ti piace sfidare in campo? E perché?

Non c'è un allenatore in particolare che mi piace sfidare sul campo, anche perché la maggior parte delle squadre non ha allenatori fissi ma giocatori che fanno anche la parte del coach.

Per il resto ho un buon rapporto con tutti, perché preferisco sempre essere gentile e creare un clima distensivo nelle partite.

8) Facciamo un gioco. Quali giocatori italiani vorresti integrare nella tua squadra? Quali sono i più forti Giocatori che tu ricordi, che hanno calcato i campi del nostro campionato? E perché?  Puoi farne 5/6.

Uno dei più forti è Hannes Unterhofer, lui è un fenomeno, poi un centro e Tobias MORES è fortissimo, Muller, Picin, Daniele D'Anna, lui è un leader, ma ci sono molti giocatori Italilani, che vorrei nella mia squadra.

Anche Brambilla un altro top player e poi tra i giovani Tommaso RUBEO, lui vuole cambiare casa e venire a Bolzano, non c'è problema, lo prendiamo subito nella nostra squadra, sarei stupido a non prendere giocatori di questo calibro.

9) Quali persone del floorball italiano stimi? E Perché?

Questa domanda, ha una risposta molto facile. Stimo tutti quelli che fanno qualcosa per il nostro movimento, stimo le persone che si sbattono senza averne nessun ritorno, che lo fanno solo per far andar bene il movimento floorball italiano.

Stimo anche quelli che fanno parte del Consiglio federale, perché si prendono delle responsabilità enormi e si danno da fare, prendendosi anche qualche accidente, senza avere alcuna retribuzione facendolo solo per far sì che tutte le cose possono andare bene, li rispetto.

10) Grazie Jurgen GASSER per la tua disponibilità, floorballmaniatv ed i suoi lettori ti salutano.

Grazie a voi e grazie a te Dario, continuate così perché state facendo veramente un grandissimo lavoro per il floorball italiano, ormai siete una realtà importante per tutti noi. Colgo l'occasione per un saluto a tutti gli amici del floorball, augurandogli di rivederli presto sul campo.

* Curiosità: La maglia numero 24 fu ritirata e con essa anche la maglia numero 11 che era di Roland DE CONNO.

Commenti

  1. In precisione alla domanda 5 lo svedese di Viking da quando è arrivato in Italia a novembre 2018 ha giocato 7 su 9 partite (78% delle partite).

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