Il Presidente della F.I.U.F. Giorgio RAMBALDI



Oggi floorballmaniatv, in collaborazione e con l'assenso della comunicazione F.I.U.F, porta sul nostro sito web, il Presidente in carica Giorgio RAMBALDI.

Facciamo un po' di storia.

Giorgio RAMBALDI, classe 1983 Giocatore del suo club Milano Molotov ed attualmente Presidente della Federazione Italiana unihockey floorball.

Sempre attivamente presente, in molti eventi organizzati dalla federazione, ne diventa il numero uno il 22 aprile nel 2017, per il quadriennio 2017/2020


1) Presidente Buongiorno e grazie per aver accettato la nostra intervista.

Direi di cominciare con le presentazioni anche per conoscere meglio chi è Giorgio RAMBALDI, che noi tutti magari conosciamo solo come numero 88. 



_Grazie a voi per l'interessamento. Inizio col dire che "presidente" mi mette sempre in imbarazzo: io stesso lo dico solo quando è necessario, e di solito mi limito ad un più vago "lavoro in Federazione"._ (ride)

_Allora ecco due note su di me, mescolando quelle "unihockeystiche" e quelle "di vita"._

_Ho conosciuto il floorball quando frequentavo la scuola superiore - lo Scientifico Vittorini a Milano - con le mitiche stecche gialle e rosse Unihoc. Già all'epoca avevo scelto il #88 per le partitelle scolastiche (8 il numero preferito da sempre) senza sapere che in futuro mi avrebbero calato l'età, scambiandolo per il mio anno di nascita.

_Subito dopo il diploma, nel 2002, ho scoperto di avere a due passi da casa il Floorball Club Milano, ed ho così cominciato a giocare 'seriamente', mentre intanto iniziavo l'università.

_Ho esordito nel Campionato a Campo Piccolo nel 2003 - all'epoca non esisteva ancora il Campo Grande! - e mi sono impegnato da subito al massimo, diventando capitano della squadra nel 2007.

_Nel 2011 ho ceduto la fascia per diventare Presidente del Club.  Nello stesso anno sono entrato nello Staff della Nazionale Italiana Femminile come vice-allenatore, con lo scopo di imparare il più possibile, e sono diventato poi allenatore di F.C. Milano nella successiva stagione.

 Nel frattempo ho finito gli studi di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Milano, anche se di fatto ho iniziato a lavorare come Ingegnere Meccanico. Nel 2012 sono entrato nel Consiglio Federale, e nel 2014 sono diventato Competition Manager._ 

Infine, nel 2017, come giustamente dicevi, sono stato eletto Presidente della Federazione, e sono anche stato il primo italiano ad entrare nell'organigramma della Federazione Internazionale, in una delle Commissioni d'Appello._ 


2) Il 22 Aprile 2017, a Polverara (PD) lei viene eletto Presidente e con lei viene eletto il nuovo Consiglio e successivamente il Vice Presidente Daniele Coco. Cosa ha pensato il giorno dopo la sua elezione?

_Come per ogni incarico assunto nel floorball durante gli anni, il primo pensiero è sempre "Chi me l'ha fatto fare!?"_ (ride)

_No, scherzi a parte, quasi tutti gli incarichi assunti nel tempo li ho presi non tanto per una 'smania di potere', ma semplicemente per provare a migliorare le cose.

  Il floorball è la disciplina che ho amato fin dal primo istante, e credo che ci sia tantissimo potenziale in questo sport, sotto tanti punti di vista.  Ho sempre cercato di far emergere questo potenziale il più possibile, cosa che continuerò a fare sperabilmente anche in futuro._


3) Sotto la sua guida sono cambiate alcune direttive ed anche la fase formativa, che le sta molto a cuore.  Le volevo chiedere, quali vantaggi ha portato ad oggi la strada intrapresa dal 23 aprile 2017?

_Dunque, diciamo che talvolta si può pensare che abbia un po' la "fissa" della Formazione, vista in se stessa.

  In realtà, il discorso è di fatto più complesso, perché tutta la Federazione aveva, a mio avviso, necessità di iniziare ad essere strutturata sempre di più seguendo un "modello CONI", e sempre meno - ahinoi, perché era più facile - come una semplice gestione di "amatori del floorball che organizzano le proprie attività".  In questo il sovramenzionato Daniele Coco è stato sicuramente importante, con la sua esperienza nel mondo dello Sport e delle Federazioni CONI.

_Tra i vantaggi abbiamo il fatto che corsi di formazione aperti al mondo dello sport in generale (docenti di ed. fisica, sportivi di altre discipline, e non solo i nostri tesserati come una volta) diventano poi metodo di diffusione, in molti sensi.

  Permettono di far nascere nuove realtà (vedasi Aosta, Torino, Bologna), e permettono di essere conosciuti anche da più esterni, creando una positiva reazione a catena.   Inoltre, meglio siamo strutturati, più siamo "spendibili" verso l'esterno, quando andiamo a parlare con tutti quei professionisti ed enti che seguono lo sport in Italia da tanti anni, se non addirittura decenni. Quello che, oggi più che mai, dobbiamo evitare è l'apparire approssimativi e amatoriali._



4) Durante la sua Presidenza, la nostra Federazione si è confrontata con l'organizzazione di Qualificazione Mondiali Femminili e Maschili, seniores ed under19, sino ad arrivare all'ultimo evento di spicco, gli European Masters Games di Torino. Ci dica, quali sono le difficoltà da superare per organizzare un evento del genere? E quali garanzie si devono dare alla IFF per eventi di questo calibro? 

_Fortunatamente con IFF abbiamo un ottimo rapporto, e quando si discutono le assegnazioni delle varie manifestazioni, possiamo sempre avere un dialogo aperto e collaborativo sui vari aspetti logistici legati a questi eventi._

_Le linee guida sono molte, da trasporti a copertura mediatica, dai costi per le Nazionali ai requisiti dell'arena.  A seconda dell'evento qualche requisito può essere più o meno stringente, ma sicuramente cerchiamo sempre di fare del nostro meglio con tutti i mezzi a nostra disposizione._

_Diciamo che ogni evento porta con sé difficoltà uniche, legate magari al luogo o al periodo dell'anno._

_Ora stiamo anche lavorando per cercare di realizzare partnership con alcuni villaggi sportivi, così da poter alzare sempre di più la qualità degli eventi organizzati da FIUF per IFF, col sogno un giorno di organizzare non le Qualifiche, ma dei Mondiali veri e propri, sicuramente iniziando da quelli Under19._ 




5) La classe arbitrale. Un nodo importante della nostra Federazione. Come reputa il lavoro fatto fino ad ora svolto? Cosa pensa si debba fare per migliorare ancora? C'è qualche contatto che potrà aiutare per la ricerca di arbitri esterni? Secondo lei è fattibile formare un associazione esterna arbitrale, che sia autonoma tipo quella del calcio? 

_Eheh, gli arbitri, croce e delizia del nostro movimento, tanto indispensabili quanto maltrattati.  Diciamo che una nota storica, che forse ancora in qualche modo ci portiamo dietro tutt'oggi, è che il livello del gioco per molti anni si è alzato più velocemente di quanto non si alzasse il livello arbitrale.

  Se a questo uniamo l'attitudine tutta italiana alla lamentela, il cocktail esplosivo è servito.  A questo esiste un solo antidoto: formarsi.  Anche qui vediamo quindi come la Formazione poi diventa importante sotto tanti punti di vista diversi._ 

_La Commissione arbitrale che ho fatto costituire voleva proprio aiutare a far questo, ovvero creare un piccolo gruppo di esperti che, con l'aiuto anche di Daniele (Coco) per quanto riguarda le metodologie, potesse lavorare per innalzare in maniera strutturata il livello arbitrale. Cosa che per la figura solitaria del vecchio "Responsabile Arbitri" era molto difficile fare, travolto quotidianamente dalle incombenze più "basiche"._    

_FIUF, dopo aver seguito i primi due livelli di formazione, che comunque riproporrà in futuro, sta cercando di lavorare con SwissUnihockey, per avere nuovi corsi di formazione di livello più elevato.

  Oltre a questo l'idea è cercare di collaborare al meglio con le Federazioni amiche, così da cercare di incrementare il "parco arbitri" disponibile.   Tante altre idee sono al vaglio, dai feedback agli arbitri tramite le registrazioni delle partite, al trovare ex giocatori che possano dedicarsi in maniera esclusiva all'arbitraggio.   Il giorno che avremo solo arbitri esterni, in numero sufficiente, allora perché no, forme organizzative alternative sono sempre valutabili._


6) Lei pensa che sarà possibile giocare quasi tutti a campo grande? La Federazione sappiamo esserne favorevole. Lei cosa ne pensa?

_Certamente l'idea è quella di far debuttare sempre prima i ragazzi su Campo Grande, come anche le ragazze.  Il floorball "vero" è sicuramente quello 5Vs.5, e le Nazionali, che vogliamo siano uno degli obbiettivi dei nostri giovani, praticano solo quello, indi per cui la direzione è quasi obbligata.

   Certo il Campo Piccolo rimane lo step di partenza ideale per le nuove realtà, che difficilmente possono iniziare dal nulla in un campionato complesso e meno economico quale è il CG, e quindi esso va comunque salvaguardato. 

  Ma stiamo lavorando per far sì che sia il Campionato Femminile che i juniores, dall'U17, idealmente già dai 13-14 anni in su, possano giocare su Campo Grande, utilizzando il Campo Piccolo per i più piccoli, e come campionato di supporto per i seniores._



7) Una domanda sulle Nazionali. Secondo lei ci deve essere un legame tra tecnici e staff per crescere tutti in maniera costante? Cosa va e cosa no in questo momento sulla questione nazionali? 

_Anche qui posso portare la mia esperienza personale della Nazionale Femminile.  In un ambiente non professionistico come il nostro serve una certa amalgama di tanti elementi: voglia di imparare ed insegnare allo stesso tempo, voglia di crescere, capacità di relazionarsi sia sul piano sportivo che su quello tecnico.  

 Certo non è sempre facile avere i "caratteri giusti" nei posti giusti, ma diciamo che sono molto contento dei 4 staff che abbiamo adesso... specialmente di un certo assistant coach nella Femminile U19._ (strizza l'occhio e sorride)

_Da quando sono stato eletto la mia volontà è stata quella di avere staff nazionali che lavorassero sempre di più di concerto, all'interno di linee guida fornite dalla Federazione, così da avere la miglior sintonia possibile ed il più possibile obiettivi di crescita comuni.  

  Non è ancora tutto perfetto, ma è questa la direzione in cui stiamo lavorando.  Inoltre stiamo cercando di inserire il più possibile gli head-coach delle Nazionali Italiane nei nostri percorsi di formazione, così da permettere il travaso di know-how dal livello internazionale fin dentro ai Club, così da alzare il più possibile l'asticella del gioco italiano.

 E ancora una volta vediamo come la Formazione tocca davvero tanti elementi diversi, che tutti però concorrono a far crescere il floorball in Italia._


8)Torniamo alla Formazione.  Quali sono i corsi che prossimamente la federazione organizzerà per gli esterni e quali per i tesserati? Non pensa che si dovrebbe diversificare, previo un tesserino federale, colui che allena la nazionale italiana, under o senior che sia e l'allenatore di club? 

_Come già parzialmente indicavo prima, è proprio questa l'idea.   Obbiettivi differenti per Livelli formativi differenti (che poi ad un certo punto andranno allineati con quelli che si chiamano SNaQ, ovvero i paramentri CONI legati alla formazione dei tecnici)._

_Questo per far sì che chi allena a livello più alto riceva il giusto bagaglio di conoscenze sportive, ed anche che chi allena ai livelli di categorie inferiori abbia comunque tutte le competenze per poterlo fare al meglio, garantendo la giusta crescita degli atleti. 

 Proprio in uno degli incontri online di questo periodo_ (quello del 17 maggio n.d.r.)_ _toccheremo ad esempio l'argomento della differenziazione tra allenamenti per under rispetto a quelli per i seniores.  Dobbiamo sicuramente debellare un'altra tendenza tipicamente italiana, quella dell'"allenatore improvvisato"._
  


9)Passiamo ad un argomento che interessa a molti tesserati ed a molte associazioni sportive. A che punto è la Federazione Italiana unihockey floorball, con la trattativa  sull'accordo FIUF/ FIH ed il definitivo accesso al CONI? Cosa cambierà quando ufficialmente saremo riconosciuti? Qualora ci sia il definitivo riconoscimento, ci sarà la possibilità nel 2021, visto il rinvio delle Olimpiadi di presentarci? Oppure bisognerà aspettare le prossime? 

_Wow, quante domande "toste". Sicuramente stiamo lavorando sodo per portare a casa il "matrimonio" con la Federazione Italiana Hockey prato, così da raggiungere il tanto agognato riconoscimento. 

 Esso porterebbe con sé innumerevoli vantaggi, dalla possibilità di partecipare a tanti eventi CONI - ad esempio i Giochi della Gioventù - alla possibilità di poter entrare nei programmi ministeriali di educazione fisica, che ci permeterebbe di allargare notevolmente la nostra base.

 Non trascurabile anche la possibilità di partecipare a molti bandi sportivi, insieme ad altri vantaggi, anche solo a livello di immagine nella ricerca di sponsor._ _Rimango ottimista, seppur - come recita il proverbio - non bisogna mai dire 'gatto' finché non lo si ha nel sacco: la situazione Covid, e gli attriti tra Governo con CONI ed il vecchio CONI Servizi, ora Sport & Salute, non ci stanno aiutando.

 Ma io non mollo._

_Per quanto riguarda le Olimpiadi, questo è un discorso più in alto di noi, nel senso che spetta a IFF lavorare in tal senso, e sicuramente questo rimane per la Federazione Internazionale l'obbiettivo principale.  Purtroppo il 2021 è troppo vicino (le discipline partecipanti vengono di solito scelte una o due edizioni prima), quindi si punta al 2024, o più verosimilmente 2028._


10) Presidente, il Coronavirus ha bloccato tutto e tutti i campionati, lei ed il consiglio avete dovuto prendere decisioni, in linea con le altre federazione. Cosa pensa di questo momento particolare di tutto il mondo? Secondo lei come ripartirà la nuova stagione?

_Il Covid19 è stato proprio un evento imprevisto ed imprevedibile, che ci ha messo di fronte a scenari davvero da film.  Come Consiglio abbiamo sempre cercato di muoverci al meglio, in base alle informazioni disponibili di momento in momento. 

  Ci siamo allineati il più possibile al mondo sportivo italiano ed internazionale, anche quando abbiamo dovuto prendere la difficile decisione di annullare i campionati, sofferta ma doverosa per salvaguardare il più possibile tutti i nostri tesserati.  

   Personalmente ho apprezzato tantissimo la reazione del nostro movimento, che non si è arreso fermandosi, ma anzi ha creato tantissimi momento "virtuali" di aggregazione, sia a livello di Club che a livello di Federazione, con i nostri incontri online di approfondimento.

  Per la prossima stagione ci sono ovviamente tanti punti di domanda, e guarderemo alle direttive ed ai protocolli che sono tuttora in fase di sviluppo.   La speranza è quella di poter ripartire, con tutte le dovute accortezze, ad ottobre._

Grazie per la sua disponibilità Presidente e, per essersi messo a disposizione, rispondendo alle domande che molti di noi si fanno quotidianamente.

_Grazie a voi per lo spazio dedicatomi, come sapete parlo sempre molto volentieri di floorball. 😊_

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