A Floorballmaniatv, Stefano Crotti.

Floorballmaniatv, questa volta vuole intervistare un personaggio che sta ormai spopolando sul web, con le sue Comics, ma oltre a queste simpatiche rappresentative, lui è il preparatore dei portieri della Nazionale Italiana Under 19 Maschile.

Stiamo parlando di Stefano Crotti, un personaggio educato, simpatico sempre pronto a mettersi in gioco, non ha paura di dire la sua, in ogni contesto, preparato nel suo ruolo ha un ottimo rapporto con i propri portieri. 

1) Ciao Stefano come stai? Grazie per aver accettato la nostra intervista. Presentati ai nostri lettori. Chi è Stefano e cosa fa quando non si occupa di floorball? 



R) Ciao a tutti e grazie Dario per le tue parole. Chi sono è semplice da dire: sono uno dei tanti che dopo aver conosciuto questo fantastico sport, se ne è innamorato pazzamente e faccio parte del ASC Algund Floorball. Nella vita di tutti i giorni, collaboro con uno studio legale e mi occupo di consulenza/messa a norma privacy e di sicurezze informatiche applicate ai dati.

2) cosa cerca Stefano Crotti in un portiere, a livello caratteriale ? 

R) Il carattere di un portiere è fondamentale; deve avere personalità, freddezza e quella sana incoscienza e allo stesso tempo deve sapersi creare una barriera che lo isoli dalle critiche esterne. 

Dal mio punto di vista il ruolo del portiere è uno dei più difficili, in pratica “sei tu contro tutti”; quando una squadra vince il merito è di chi ha fatto i gol, senza pensare che dietro qualcuno ha evitato di prendere gol, e se si perde, la maggior parte delle volte è colpa del portiere. 

In pratica deve avere personalità perché deve trascinare la squadra e coordinare la difesa, freddezza perché non deve farsi intimorire dalle situazioni di gioco, sana incoscienza perché ogni tanto deve prendere delle decisioni al limite e la barriera che lo isola perché in partita ci sei te e i tuoi compagni e tutto quello che ti circonda che non centra con la partita deve restare fuori.

 Mi piace sempre ricordare la frase di un grande del passato: “Un portiere impregna di personalità tutta la squadra”. 

3) cosa cerchi invece a livello tecnico? Preferisci portieri statici, di posizione oppure portieri veloci negli spostamenti, diciamo istintivi? 

R) Un portiere deve assolutamente essere tecnico e padroneggiare al meglio tutti i movimenti base e per questo bisogna lavorare da giovani appena ci si affaccia a questo ruolo.

 Per movimenti base intendo tutti quei movimenti di gambe, scivolata e spostamenti di chiusura dello specchio di porta. Se ci sarà tempo al meeting online FIUF, dedicato al ruolo del portiere del 07/06 (faccio un po’ di pubblicità anche per far contento Coco) farò vedere un video che spiega bene cosa si deve insegnare ai giovani portieri prima di buttarli nella mischia.

 Detto questo capirai che i portieri che preferisco, sono quelli veloci negli spostamenti, tecnici, sicuramente istintivi ma cosa fondamentale, sanno leggere il gioco. Un buon portiere di floorball si butta poco, se non per un salvataggio al limite, perché se è veloce nei movimenti e sa leggere bene il gioco, sarà praticamente sempre nella posizione giusta per parare.

4) Cosa dici ad un portiere dopo un gol subito per un suo errore?  

R) Gli errori ci stanno, possono sempre succedere. Di solito ho due reazioni: la prima è mentale e di solito penso “ … ma cosa ha combinato!!”, mentre la seconda è verso il portiere ed quella principale; in pratica cerco di distoglierlo dall’errore sollecitandolo a continuare come se non fosse successo niente e di spronare la squadra a dare il 100%.

 Questo è importante, specie se la partita è equilibrata, reagire come se non fosse successo niente, il carattere in questa situazione è fondamentale, può fare la differenza tra il mollare e ripartire a mille. Dopo la partita ti prendi 5 minuti per analizzare la situazione senza mai colpivolizzarlo.

5) Invece cosa urli allo stesso portiere, dopo la parata su un rigore decisivo per gli avversari? 

R) Gli urlo: “ SEI UN GRANDE!!!” e se viene verso la panchina gli batto un cinque …

6) I portieri senior sono atleti adulti con molta esperienza alle spalle, invece gli under, sono poco più che ragazzi. Come ti rapporti con loro? Qual è la cosa che ti chiedono di più i tuoi portieri? 

R) Lavorare con portieri under è sempre bello perché sono curiosi, hanno voglia di imparare, fanno gli esercizi con passione, sono come delle spugne che assorbono conoscenza.

 Il rapporto che cerco con loro è quello di amicizia, scherzo, ma quando c’è da lavorare, li voglio serietà; cerco sempre di spiegare lo scopo dell’esercizio e li sprono a chiedere se hanno dubbi.

 A volte quando si fanno gli esercizi di squadra, mi metto dietro la porta e li spingo a fare certi movimenti in modo che diventino quasi degli automatismi, in questo modo li faccio pensare e da qui nascono le domande, in pratica capiscono, per esempio,  come accorciare sull’avversario, come coprire il palo, ridurre lo specchio della porta e come far sbagliare un tiro all’avversario ecc.

7) Le prossime qualifiche saranno in Italia a Novembre, cosa ti aspetti da questo torneo? Come vedi i tuoi avversari? 

R) Si a novembre, incrociando le dita, covid permettendo, ci saranno le qualifiche ai mondiali; la nostra è una squadra giovane ma con tanta voglia di fare e imparare. Sicuramente saranno qualificazioni in cui faremo esperienza per il futuro e magari ci toglieremo anche delle soddisfazioni, chi lo sa … Per quanto riguarda le nostre avversarie, so che Slovenia ed Estonia sono sicuramente più forti di noi e quindi dovremmo tirare fuori tutto il carattere che abbiamo per farle soffrire.

 L’Ungheria, da quello che mi ricordo, alle ultime qualifiche giocate a Bolzano, è una squadra di cui non ti puoi fidare, nel senso che magari ti fanno giocare per un po’ e poi si scatenano, mentre con Belgio e Gran Bretagna ce la possiamo giocare. Ricordo che la Gran Bretagna l’abbiamo già sconfitta alle qualifiche giocate a Bolzano, ma nel floorball non è mai nulla scontato e questo lo rende spettacolare.

8) Quali sono le persone che stimi nel mondo del floorball? E perché? Puoi fare anche più di qualche nome. 

R)Sono da pochi anni nel mondo del floorball e in poco tempo ho conosciuto tanta gente tra dirigenti, giocatori e genitori; ognuno di loro mi ha insegnato e dato qualcosa di importante.

 Quindi per non dimenticare nessuno e per non fare un torto a chi mi dimenticherei di citare, dico che ognuno di loro è importante. Chi mi conosce può capire. 

9) Fai parte, secondo me, di uno staff molto competitivo, come ti trovi con loro? Vi confrontate spesso? Cosa pensi di loro? 

R) Si, è uno staff non solo competitivo ma anche affiatato, è sempre bello sentirsi e incontrarsi ai raduni della Nazionale ma anche da avversari in campionato.

 Io sono entrato all’inizio del nuovo ciclo nello staff e mi sono trovato subito bene anche perché comunque ci si conosceva già un po’.

 Non ci confrontiamo spesso ma comunque ci si sente ogni volta che serve. Magari per me, mi sento più con Marco Concli, anche per una questione di vicinanza territoriale, e poi anche, perché quest’anno avevamo intrapreso un progetto con i giovani U16 delle squadre dell’Alto Adige per fargli fare esperienza partecipando al campionato austriaco su campo grande con la “SPG Suedtirol”. Cosa penso di loro?

 Allora, Marco Concli secondo me è uno degli allenatori più bravi che abbiamo, è molto preparato e sa come impostare una squadra; con i ragazzi e i giovani in generale ci sa veramente fare.

 Valerio Pinna è la persona che vorresti al tuo fianco, non parla tantissimo, ma come Marco sa quello che vuole e all’occorrenza sa farsi sentire molto bene con i giocatori (ne sa qualcosa il mio orecchio!! - scherzo).

 Mariangela, per tutti noi la signorina “Rottenmayer”, è la persona che ci rimette nei ranghi quando sgarriamo; oltre a questo, però, è colei che dietro le quinte organizza i raduni (alberghi, ristoranti, palestre ecc.), colei che all’inizio del raduno, quando noi siamo belli pimpanti, arriva distrutta perché è da più di un mese che sta lavorando per far funzionare tutto.

 Danilo Rubeo, è stato un valido sostegno per Mariangela e come accompagnatore dei ragazzi del Lazio e mi è dispiaciuto che si sia un po’ defilato, anche perché era un valido aiuto e un amico, spero che ci ripensi. 

10) secondo te questa quarantena, quanto ha danneggiato gli atleti in Generale? E su cosa dovrai lavorare, parlando di portieri, alla ripresa degli allenamenti ? 

R) Questa quarantena in generale per tutti gli atleti non professionisti è stata deleteria sia fisicamente che psicologicamente.

 Non aver potuto terminare i campionati di floorball, ci ha tolto tanto, sia per quanto riguarda il gioco che per gli allenamenti;  è stato un vero dispiacere non vedere l’assegnazione dei vari titoli, anche perché ci sarebbero potute essere diverse sorprese, e non dico altro … Per quanto riguarda i portieri, si dovrà riiniziare in pratica da zero; per i ragazzi della nazionale e alcuni altri che mi hanno chiesto, ho inviato un po’ di video di esercizi per tenersi in movimento, per le gambe e altri video per riflessi e coordinazione.

 Già negli ultimi allenamenti con la Nazionale avevo introdotto l’uso di esercizi in cui si utilizza una APP e questo ha aiutato per diversi tipi di allenamenti che ho dato; la cosa che mi ha fatto piacere, è stato sapere che altri preparatori e portieri, con cui sono in contatto in Svizzera tedesca e Germania, le usavano e quindi ci siamo scambiati un po’ di idee ed è nata una bella collaborazione da cui spero possa nascere un qualcosa in futuro per i nostri giovani portieri.

Grazie mille Stefano per la tua disponibilità.

Grazie a te Dario per avermi dato l’opportunità di raccontare un po’ di cose che faccio con i nostri portieri di floorball e con la nazionale.
 
Ciao a tutti e iscrivetevi al prossimo evento FIUF del 07/06 sul ruolo del portiere in cui ci sarà anche Vito Adragna e Marco Mangia mandando una mail a segreteria@fiuf.it 

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