A Floorballmaniatv, SIRACUSANO Andrea, responsabile GEAS Sesto San Giovanni

Foto Archivio Siracusano
 Il Floorball è un mondo tutto da scoprire e chi pensa che per quello italiano c'è poco da dire sì sbaglia di grosso.

Oggi floorballmaniatv, vi porta in una società che, nel settore giovanile, ha sempre fatto bene, gestita egregiamente, da un uomo che fu partecipe, come assistent coach, alle WFCQ under 19 che si sono tenute a Ciampino, nel 2012.

E a dire di tanti, ormai adulti giocatori, fu la nazionale più forte di sempre.

Stiamo parlando di Andrea SIRACUSANO, responsabile di GEAS Sesto San Giovanni, società di floorball lombarda che sta facendo molto bene, classe 1973, un esperto del settore.

Ciao Andrea, grazie per aver accettato la nostra intervista su Floorballmania.

1) Andrea raccontati ai nostri lettori.  Chi sei e cosa fai nella Vita oltre ad essere un grande amante del floorball?

Foto Archivio Siracusano
1)  Buongiorno a tutti i tuoi lettori ed agli appassionati di floorball e, soprattutto, grazie per questa intervista.

Sono SIRACUSANO Andrea e nella vita sono un Agente della Polizia Locale di Sesto San Giovanni, lavoro che svolgo regolarmente da da 18 anni circa presso l'unità operativa per il  controllo del territorio.

Sono sposato ed ho due figli maschi Rayan di 7 anni e Omar di 12 che pratica Floorball dall'età di 6 anni. Vivo  nella mia città natia, Monza, che nemmeno a farlo apposta ha una certa tradizione hockeystica in line.

2) GEAS Sesto San Giovanni, quando nasce e come nasce l'idea di aprire una scuola di floorball.

Mi sono innamorato di questo fantastico sport, quando frequentavo le scuole superiori ed era una delle discipline che si praticavano nell'ora di educazione fisica.

Alcuni anni dopo, feci una ricerca su internet floorball e scoprì che era praticata a Milano, anche a livello agonistico .

Incuriosito, contattai una società di Milano, l'attuale spartak e dopo una visita mi iscrissi con loro.

Foto Archivio Siracusano
Feci poco più di mezzo anno sportivo, allenandomi, giocando alcune partite di campionato di campo piccolo prevalentemente.
In quel periodo maturai  la volontà di provare a fondare una nuova squadra e, volevo farla a  Sesto San Giovanni.

In quel periodo legai molto con un giocatore che diventò la mia prima spalla nel progetto di fondazione, parlo di Christian Bellia .

In quell'anno durante un corso arbitri, feci la conoscenza di Federico De Carlo, responsabile della commissione tecnica unica della Fiuf ed allenatore della nazionale femminile, lui mi diede molti consigli per andare avanti.

Mi serviva una società alla quale appoggiarmi e pertanto chiesi aiuto  alla società sportiva della Polizia Locale NGSR di Sesto San Giovanni, della quale ero socio per formare una nuova sezione di unihockey e per chiedere un piccolo finanziamento per avviarla.

La NGSR , approvò il mio progetto con entusiasmo, fornendoci le divise e nel 2010 ci iscrivemmo al campionato italiano campo piccolo.

La nostra prima partita fu traumatica, perdemmo 22-0, ma ci diede subito un motivo per migliorarci. 

Giorno dopo giorno la società acquisiva nuovi giocatori e fu neccessario spostarsi e nel 2015  , nacque la  GEAS Unihockey Sesto .


La GEAS continuava, grazie alla collaborazione  di tutti, a livello organizzativo il salto di qualità è stato possibile anche grazie alla professionalità di un papà di un nostro atleta, stimato  commercialista il Sig. Vincenzo Chiarenza.

3) Seguendo la crescita della tua squadra, devo dire che è sempre stata costante, campionati regionali vinti e poi la Coppa Italia under 17. 
Ci racconti l'emozione delle vittorie raggiunte?

3)A proposito di crescita come dici tu è sempre stata costante ogni anno abbiamo sempre cercato di dare qualcosa in più ai  nostri ragazzi.

Ogni primavera a volte anche in autunno, portiamo i ragazzi a fare dei tornei con le squadre in Svizzera nel Canton Ticino.

Vincere la Coppa Italia under 17 è stata una grande impresa, la Coppa ci ha ripagato di tutti i sacrifici messi in opera negli anni.

La squadra era allenata dal Coach Abel Panarello, anche giocatore di punta fino all'anno scorso  della nostra società.

Foto Archivio Siracusano
Io ero il motivatore il ruolo che mi riesce meglio e dopo quella prima partita ebbi carta bianca per intervenire sul team. Abel si era reso conto che io problema non era tecnico , tattico o  fisico.
Arrivammo così sino alla  finale combattutissima con Laives vinta solo al Golden goal .

In quella giornata arrivammo in finale anche con la squadra under 15, ma Giocatori stanchi dalla finale under 17 e la bravura degli avversari, Viking Roma, ci ha fatto arrivare secondi.

4) facciamo un passo indietro. L'anno è il 2012, ci troviamo a Ciampino e tu sei Assistent Coach della nazionale italiana under 19 maschile, che a dire degli esperti è stata la più forte di sempre. Che ricordi hai di quella tua splendida esperienza?

Foto Archivio Siracusano

4) Nel 2012 mi  fu chiesto  da jorgen Olschov di entrare a far parte dello staff della nazionale under 19 maschile, in qualità di team leader, poco prima che iniziassero le qualificazioni mondiali a Ciampino.

Ero perplesso, almeno inizialmente, non riuscivo a capire quale apporto avrei potuto dare ai ragazzi. 

Io comunque segui il cuore e accettai,  mi aggregai allo staff insieme a Patrick Nussbaumer di Algund e  Fabrizio Ceccutto di  Varese, già presenti nello staff.

Capì subito che c'era mancanza di coesione tra i ragazzi. Ricordo in particolare che, c'erano 3/4 gruppetti, per non dire squadre nella squadra.
Giorno dopo giorno cercai di legare sempre di più con tutti loro, cercando di fargli capire che erano lì per l'Italia e non per il loro club.

Foto Archivio Siracusano
Io non davo consigli tecnici o tattici alla squadra, ma prima e durante la partita, ero li a caricarli a fargli capire che loro erano il top e che eravamo l'Italia e che non avremmo mai mollato.

Arrivammo in Finale e quella partita era per una piccolissima parte,  anche merito mio per aver saputo relazionarmi con i ragazzi.

Fu una finale da brividi la Slovenia vinse 1-0 questo per farvi capire che fu una partita equilibrata sino alla fine. Il risultato finale di uno a zero è qualcosa rdi veramente raro bel floorball.

I ragazzi avevano dato tutto quindi nulla da rimproverarsi.

Quella Nazionale, rimarrà sempre nel mio cuore. Ancora oggi, quando incontro alcuni di loro, ormai diventati uomini, mi emoziona no.

5) Ritorniamo a casa GEAS. Quant'è difficile oggi gestire una società? Quali sono le difficoltà maggiori che incontri?

5) Gestire una società oggi comporta tante difficoltà, in primis seguirla sia a livello normativo e legislativo il che, non va per nulla sottovalutato. 

La difficoltà maggiore è quella di trovare gli istruttori adatti per ogni categoria.

Comunque più è grande la società  per numero di tesserati è più deve essere grande lo staff dirigenziale, solo così si può gestire al meglio.

Foto Archivio Siracusano
6) Andrea, ci saranno novità per la tua società, per la stagione 2020/2021? Se qualcuno, tra i nostri lettori, volesse conoscere la vostra società come deve fare per contattarvi?

6) Per la prossima stagione ci saranno delle novità.
La prima e unica novità, è che alcuni dei nostri ragazzi giocheranno al campionato under 19 con la selezione Lombardia, se verrà confermata, altrimenti ci iscriveremo noi con la nostra squadra in maniera da poter fare esperienza, tutti sul campo grande.

Chi volesse fare parte della nostra squadra può contattarci sulla nostra pagina Facebook GEAS unihockey e scriverci un messaggio, lasciando i suoi recapiti, sarà nostra cura contattarli.

7) GEAS riuscirà a formare una squadra femminile? Ci state lavorando?

7) attualmente non ho abbastanza ragazze per poter fare un team per  partecipare al campionato di categoria ma non escludo che ci possa riuscire nei prossimi anni.

8) Dicci qual'è il giocatore o giocatori più forti  nel floorball italiano che avresti inserito nella tua squadra GEAS?

Foto Archivio Siracusano
8) Davide Brambilla di Spartak,  per tecnica, controllo della pallina e velocità ,Hannes Unterhofer,  per la sua immensa esperienza che potrebbe trasmetterci, infine Luca Palermo, ex giocatore del FC molotov nazionale austriaco, dotato di grande precisione nel tiro, lettura di gioco e  precisione passaggi.

9) Quale sono le persone che stimi nel floorball italiano?  E perché?

9) Stimo tutti quei presidenti delle associazioni sportive di floorball, come te Dario e Sandro che con tanti sacrifici sono riusciti come noi, a superare i 50 tesserati segno di professionalità abnegazione e organizzazione.

10) Il coronavirus ha bloccato e chiuso tutto nel mondo, cosa pensi di questo momento particolare?

Foto Archivio Siracusano
10)In questo periodo dobbiamo avere molta pazienza e tenere duro, tutto gradualmente tornerà come prima, anzi meglio.

Sarà meglio perché apprezzeremo tutto quello che prima davamo per scontato, come la libertà.

Grazie Andrea per averci dedicato del tempo a rispondere alle nostre domande, floorballmaniatv ti saluta.

Un saluto a tutti i giocatori italiani, alle loro società e grazie a Floorballmaniatv, che sta facendo un lavoro importante.











Commenti