A Floorballmaniatv con Tobias MORES di Algund.


Torniamo al nord e lo facciamo, incontrando uno dei migliori giocatori del floorball italiano.

Personalmente lo considero una guida in campo, un signore dentro e fuori dal campo, sempre disponibile ad un consiglio e soprattutto umile.

Si l'umiltà, una dote che non tutti, al giorno d'oggi, ne sono forniti.

Lui in campo urla col suo silenzio, non parla molto, ma lo senti, la sua presenza, la sua eleganza e raffinatezza con la stecca mette una pressione costante ai giocatori avversari. 

Tobias Mores, stiamo parlando di lui, al giorno d'oggi Giocatore di Algund, con il quale sta giocando l'ennesima stagione di livello, garantendo sostanza ad una squadra già buona di per sé.

1) ciao Tobias e grazie moltissimo per la tua disponibilità, all'intervista. Raccontati ai nostri lettori, chi è Tobias fuori dal floorball?

Innanzitutto ti ringrazio Dario per le belle parole iniziali e per quest’occasione di raccontare qualcosa di me. 

Stimo il lavoro che state facendo, penso che sia importantissimo che ognuno della nostra piccola comunità dia qualcosa per la crescita del Floorball nazionale e voi lo fate con passione sia dentro che fuori dal campo.

1) Forse non tutti lo sanno ma sono formato come archeologo soprattutto nell‘ambito della pre- e protostoria. 

Mi sono laureato all’università di Innsbruck in Austria. Di mestiere faccio l‘insegnante di inclusione, amo il lavoro con i ragazzi ed insegno alle medie. 

Al momento frequento anche l’università di Bressanone per un corso formativo. In estate lavoro con il museo archeologico di Ötzi per vari progetti. Nel mio tempo libero pratico ogni tipo di sport, più frequente calcio e tennis.

2) Allora cominciamo da molto lontano, quando cominci a giocare a Floorball? Perché floorball invece di altri sport più blasonati?

2) Già alle medie ad educazione fisica giocavamo spesso ad hockey in palestra e mi è piaciuto tantissimo. 

Già ero bravo, perché da piccolo giocavo ad hockey su ghiaccio lo praticato per quattro anni.

Comunque praticavo vari sport: ho iniziato con il tennis con Andreas Seppi, poi ski, tennis tavolo, anche basket difficile essendo un nanetto e poi calcio. Ho smesso con il calcio a 19 anni per andare a studiare.

All’università mi sono iscritto ad un corso di innebandy, non ero certo cosa fosse, ma nella descrizione sembrava proprio quell‘hockey in palestra giocato a scuola. Da quel punto scoppia subito l‘amore. 

La velocità, il gioco di squadra. Mi dicono che esiste una squadra a Bolzano, il Floorball Club Bolzano. A metà stagione nel lontano 2003 mi presento e mi accolgono subito.

3) In quale ruolo cominci a giocare a Floorball? Hai mai pensato di cambiarlo?

3) Sono nato con il bastone in mano, sono un attaccante vero e ogni cellula dentro di me mi porta in avanti. 

Essendo uno dei pochi dinosauri sopravvissuti, devo dire che il cambio di ruolo in difesa c‘è stato per la vecchiaia.

Dai trent’anni in poi la testa ti lancia ancora in avanti, però le gambe ti dicono,
calmo ragazzo, stai un po’ dietro che se vai in avanti devi anche tornare“.... Ho anche fatto il portiere e l‘allenatore, però sarò sempre un centro!

4) Qual'è il giocatore più forte con il quale hai mai giocato? Qual'è l'allenatore che stimi di più per il suo modo di fare e per quello che sta dando al floorball? 

4) Il giocatore più forte per me è Thomas Ilmer. Ho giocato con lui in nazionale e secondo me è il giocatore completo. 

Ha fisico, un tiro potente, tecnica, visione di gioco ed è sempre corretto e positivo, un vero esempio per tutti. 

Poi devo dire che il merito è di Hannes Unterhofer se sono migliorato tanto e diventato il giocatore che sono oggi.

L’allenatore che stimo di più è Rolf Kern. Ho lavorato poco con lui, ha fatto il vice di Philippe Soutter in nazionale, però era sempre calmo ed osservava tutto. Poi ti dava una soluzione tattica per qualsiasi situazione. 

Adesso allena la squadra nazionale femminile svizzera.

Il lavoro di Michael Frötscher in tutti gli anni mi ha influenzato tanto, anche nel modo come alleno adesso.

5) Ti abbiamo visto spostarti da dietro ad avanti, giochi praticamente in tutti i ruoli, qual'è quel portiere a cui è stato sempre difficile segnare? Sia in attività o che abbia lasciato, ma che hai incontrato.

5) Portieri ne ho conosciuto proprio tanti, tutti con caratteristiche diversi. All’epoca del FBC Bolzano giocavo con Christian Canal, praticamente non si è mai allenato, ma ci ha salvato qualche campionato e quand’era in forma, era quasi imbattibile.

6) Algund. Parliamo della tua squadra un ottimo Campionato sino allo stop avete battuto i campioni d'Italia, riprendendovi la rivincita della partita di Roma, cos'è cambiato da Roma a Lagundo? 

6) Sinceramente a Roma non c’ero per cui non posso analizzare in dettaglio cosa è cambiato. 

Ma sono convinto che i miei ragazzi hanno fatto bene anche lì. Le partite si decidono per piccoli dettagli, dipende anche se giochi a casa o fuori e qualche volta singoli interpreti possono cambiare l’esito finale.

All’inizio della stagione non era certo se potevo continuare ad allenare la squadra, per l’attività che svolgo all’università, ma poi ci sono riuscito.

Al momento stiamo raccogliendo il frutto di un lavoro che è iniziato un anno e mezzo fa. 

Sono contento come tutta la squadra si è sviluppata ed abbiamo ancora margine in alto.

7) Algund, in un mio articolo l'ho definita l'incognita del campionato ed ho intitolato il pezzo così " Algund scudetto perché no" .
Secondo te, qualora si giocassero i playoff Algund avrebbe molte possibilità per il titolo? 

7) Ormai, dopo aver battuto i campioni d’Italia, la squadra di gargazzone-vipiteno-laives e vinto le ultime 9 partite di fila, direi che siamo più di un incognita.

Però i playoff sono completamente un’altra storia. Può capitare che vinci una singola partita, però per passare il turno ci vuole molto di più. 

Il nostro ruolo nel campionato sarà dare fastidio alle grandi. Il sogno del titolo è sempre presente, attualmente siamo terzi, anche se le altre squadre hanno qualcosa in più, la possibilità per il titolo c’è!

8) i giovani di Algund, stanno crescendo molto bene, si allenano con voi oppure c'è altro dietro? Come reputi la loro crescita? 

8) Un giorno la settimana ci alleniamo tutti insieme, l’altro solo singoli giovano praticano con la squadra senior.

Alcuni partecipano anche alle nostre partite. Li osservo spesso e vedo anche dei buoni talenti, molto bravi tecnicamente. Il problema che mi preoccupa di più è la motivazione dei giovani di oggi.

Mi aspettavo che i buoni risultati della squadra senior, avessero impatto positivo nella squadra giovanile. 

Invece ho l’impressione che al giorno d’oggi si vuole raggiungere il massimo con il minimo sforzo. Nella vita purtroppo non è sempre così facile.

9) Il coronavirus ha bloccato tutto, cosa pensi di questo momento così difficile?

9) Da ogni crisi dobbiamo tirare fuori i lati positivi. 

La gente dimostra solidarietà, troviamo nuovi modi per stare insieme pur essendo lontani, siamo creativi di trovare soluzioni per migliorare la situazione e la natura ci ringrazia per un attimo. 

Dobbiamo stare uniti ed essere positivi, perché andrà tutto bene!

10) cosa pensi di Floorballmaniatv? In cosa dovrebbe migliorarsi? 

10) Come detto all’inizio trovo molto importante che ognuno di noi dà il suo contributo per diffondere il Floorball e voi lo fate in modo esemplare con una certa frequenza: fate pubblicità, avete coinvolto importanti interpreti del nostro mondo e date la possibilità di praticare il floorball dai più piccoli ai meno giovani. Continuate così!

11) grazie mille per la tua disponibilità, sempre gentile.

11) Grazie a voi, spero che sono riuscito ad esprimermi, l’italiano si è arrugginito un po’.



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